Tutte le più alte cariche dello Stato, delle istituzioni e dei partiti hanno trovato il modo di ricordarlo da remoto, ma Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Italia repubblicana, anzi il suo principale “costruttore”, per citare la recente biografia che gli ha dedicato Antonio Polito, a 70 anni dalla morte, probabilmente, meritava anche la presenza di qualche loro esponente di primo piano all’iniziativa che questa mattina, 19 agosto 2024, gli ha dedicato la Fondazione che porta il suo nome presso la Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, a Roma. Con le autorità nazionali, era atteso anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: dovevano deporre delle corone di alloro davanti al monumento funebre dello statista. Ma non si sono fatti vedere. L’unico rappresentante dell’esecutivo presente a San Lorenzo fuori le Mura è stato il sottosegretario all’ambiente Claudio Barbaro. E l’unico partito che ha risposto presente con uno dei suoi massimi rappresentanti è stato Alternativa Popolare, con il suo presidente Paolo Alli.

Alcide De Gasperi, la morte 70 anni fa e la ricorrenza a Roma snobbata da Governo e partiti (quasi tutti)

Come testimoniato dall’inviato di Tag24.it Thomas Cardinali, a essere presente alla ricorrenza del settantesimo anniversario della morte di Alcide De Gasperi nel luogo dove è sepolto, San Lorenzo fuori le Mura, con uno dei suoi massimi rappresentanti, è stato solo un partito: Alternativa Popolare. Il suo presidente, Paolo Alli, che è anche segretario della Fondazione De Gasperi, ha ricordato la figura dello statista che seppe risollevare l’Italia dopo la tragedia della dittatura fascista e della guerra collegandolo anche ai maggiori temi di attualità della politica di oggi. L’eredità degasperiana, vista la situazione geopolitica internazionale, è oggi più che mai preziosa

Ai microfoni dei giornalisti, poi, si è presentato anche l’ex ministro Angelino Alfano: è lui il presidente della Fondazione De Gasperi

Perché sarebbe stato importante per il Governo omaggiare De Gasperi

Nel giro di una sola settimana, quella di oggi per De Gasperi ha rappresentato la seconda occasione in cui il Governo Meloni sostanzialmente risulta assente in un momento di riappropriazione di un patrimonio e di una lezione storica che dovrebbero essere condivise da tutte le istituzioni e le forze politiche italiane. Il 12 agosto, si è segnalato l’assenza dei rappresentanti dell’esecutivo a Sant’Anna di Stazzema, in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio nazifascista. Perché oggi più che mai, invece, l’esempio di De Gasperi sarebbe stato giusto e utile ricordarlo con la massima risonanza? Per la sua lucidità nel costruire un Paese democratico e libero; per il suo spendersi per un’Europa forte e unita; per il suo difendere e rispettare le istituzioni con un esempio di vita più unico che raro. Tant’è che per il Giubileo del 2025, Papa Francesco potrebbe proclamarlo venerabile.