Sono trascorsi 908 giorni dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina. All’inizio di agosto, Kiev ha messo in atto un attacco inaspettato nella regione russa di Kursk, un’azione che potrebbe segnare una svolta nel conflitto. Dopo giorni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivelato l’obiettivo finale del suo paese, sottolineando che l’Ucraina è determinata a rafforzare la sua posizione sul campo di battaglia.
Attacco a Kursk, qual’è l’obiettivo finale di Kiev?
L’incursione ucraina è iniziata il 6 agosto, segnando l’apertura di un nuovo fronte nel conflitto. Le forze armate ucraine hanno attraversato il confine occidentale della Russia, un’azione significativa che è arrivata dopo mesi di avanzamento russo nelle regioni meridionali dell’Ucraina.
In un post del 16 agosto, un consigliere del presidente Zelensky ha dichiarato che l’obiettivo dell’attacco è quello di spingere Mosca a impegnarsi in colloqui “equi”. Tuttavia, rimane aperta la questione della possibile creazione di una zona cuscinetto tra i due paesi. Zelensky ha parlato domenica 18 agosto dell’attacco e ha chiarito per la prima volta l’obiettivo finale. L’offensiva mira a creare una zona cuscinetto per impedire ulteriori azioni da parte di Mosca oltre a proteggere la popolazione civile presente nella regione di Sumy:
Ora è il nostro compito primario nelle operazioni difensive in generale: distruggere il più possibile il potenziale bellico russo e condurre il massimo delle azioni controffensive. Ciò include la creazione di una zona cuscinetto sul territorio dell’aggressore, ecco il motivo della nostra operazione nella regione di Kursk.
Kiev ha colpito un altro ponte
Mentre gli intensi combattimenti continuano, le autorità russe hanno annunciato che un terzo ponte nella regione di Kursk è stato danneggiato dalle forze ucraine. Questo attacco segue la distruzione di altri due ponti situati sul fiume Seym. Gli attacchi sembrano essere parte di una strategia mirata a interrompere le linee di rifornimento russe, complicando ulteriormente la logistica militare nella regione. Si tratta, inoltre, del più grande attacco alla Russia dalla Seconda guerra mondiale.
La Russia non parlerà con l’Ucraina
Il consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, ha dichiarato, in un video trasmesso dall’emittente televisiva SHOT, che risulta ora inappropriato avviare colloqui di pace con l’Ucraina. Ushakov non ha fornito una data per l’inizio dei negoziati e ha confermato che Mosca non ritirerà le sue precedenti proposte di pace. In particolare quella annunciata nel mese di giugno da Vladimir Putin. Il presidente russo aveva dichiarato che un possibile cessate il fuoco sarebbe dipeso dall’accettazione da parte di Kiev di rinunciare alle sue ambizioni di adesione alla NATO e di cedere il controllo delle quattro regioni contese da Mosca.
Le forze russe avanzano a Pokrovsk
Mentre le forze ucraine avanzano su Kursk, la Russia prosegue con la sua offensiva nella città meridionale ucraina di Pokrovsk. Oggi, Kiev ha ordinato l’evacuazione delle famiglie con bambini da numerosi villaggi nella zona.