In un periodo in cui il turismo, motore del nostro Paese, si sta riprendendo, chi ha intenzione di investire si sta chiedendo come aprire una casa vacanze.

Una più che buona alternativa ai bed&breakfast, la casa vacanze è una struttura extra-alberghiera, arredata e dotata di servizi igienici e di cucina autonoma, data in uso ai turisti.

Sono semplici strutture abitative, per lo più di privati, che vengono concesse temporaneamente in affitto ai turisti che ne richiedono la disponibilità.

Chi intende aprirne una deve sapere quali sono gli adempimenti necessari, le tasse e l’eventuale gestione.

Cos’è una casa vacanze

La casa vacanze è una struttura abitativa per lo più di proprietà di privati, che venie concessa in locazione ai turisti.

La loro caratteristica principale è quella di poter fornire alcune tipologie di servizi: pulizia giornaliera, cambio periodico della biancheria, servizio trasporto e così via.

Generalmente, è un appartamento, ma può anche essere una sola stanza affittata in locazione turistica. Può essere pensata come un’ottima alternativa all’albergo, ma anche al bed&breakfast, essendo molto più economica.

L’affitto va da un minimo di sette giorni a un massimo di novanta giorni consecutivi. È comunque possibile permettere ai propri ospiti di rimane per un periodo di tempo inferiore, utilizzando l’affitto shot lets. Tuttavia, in questo caso è necessario stipulare un’assicurazione a tutela di possibili danni.

Come aprire una casa vacanze

Aprire una casa vacanza non comporta eccessive spese, anzi, spesso quasi a costo zero in quanto non c’è bisogno di personale, a differenza del b&b per cui sono necessari permessi, molti requisiti e leggi da rispettare. Per chi si stia chiedendo come fare ad aprire una casa vacanza, è bene che sappia poche e semplici cose, in quanto la procedura è più veloce di quanto si creda.

A livello nazionale, la normativa che disciplina le case vacanze è la Legge n. 217/83. Ciascuna regione, promuove e disciplina le strutture ricettive extralberghiere.

La gestione della casa vacanze può essere in forma imprenditoriale oppure no. Se si opta per la forma imprenditoriale, la legge prevede i seguenti adempimenti fiscali:

  • Iscrizione al Registro delle Imprese;
  • Apertura della Partita Iva;
  • Un numero di immobili pari a 3 o più nello stesso Comune;
  • Segnalazione telematica obbligatoria;
  • Contratto o scrittura privata, se la locazione è superiore a 30 giorni.

Vi sono, poi, alcuni adempimenti amministrativi. Intanto, è opportuno richiedere e ottenere l’autorizzazione dal Comune, tramite l’avvio della SCIA. È necessario, poi, presentare i requisiti strutturali e igienico-sanitari e comunicare il listino dei prezzi alle autorità competenti.

Quando, invece, non si apre in forma imprenditoriale, si parla di gestione occasionale.

Quanto si guadagna aprendo una casa vacanze

Chi decide di aprire una casa vacanze, ovviamente, lo fa per avere un buon rendimento. Questo, però, dipende da molte variabili.

La prima cosa da fare è quella di determinare il prezzo a notte. Per calcolare occorre fare quanto segue:

  • Calcolare il costo giornaliero dell’appartamento;
  • Valutare la zona in cui è collocato;
  • Valutare l’offerta della concorrenza per non stabilire un prezzo troppo alto o troppo basso;
  • Valutare i pro e i contro dell’appartamento.

I prezzi, inoltre, possono essere aggiornati in base alla stagione, se alta o bassa stagione. Quanto si guadagna allora? Secondo alcune stime si potrebbe arrivare a guadagnare anche fino a 10.000 euro l’anno, ma tutto dipende da diversi fattori, in primis, dal turismo. Come abbiamo anticipato, il turismo è in crescita e, quindi, potrebbe essere un buon momento per aprire una casa vacanza. Ciò che influisce è anche la zona: città a vocazione turistica, sicuramente, potrebbero trarne un vantaggio maggiore. Ovviamente, in alcune località le case vacanze valgono di più rispetto ad altre.