Ma questa benedetta cittadinanza, solo in Italia è così difficile da ottenere, tanto da essere una questione di sangue (da noi, in effetti, vige lo ius sanguinis), tanto che pure un partito moderato come Forza Italia si rende conto che sarebbe ora di cambiare le carte in tavola? La risposta può essere sì, quasi solo da noi. Facendo una rapida panoramica di come si regolano all’estero, l’Italia è senz’altro nel gruppo dei pochi Paesi occidentali che ha le regole più ferree per dare la carta d’identità anche a una bella fetta di bambini che nascono sui loro territori.
Diritto di Cittadinanza, come si ottiene negli Usa, in Canada, in Brasile e negli altri Paesi americani
Il gruppo dei Paesi più aperti sul tema della cittadinanza è capitanato senz’altro dagli Stati Uniti d’America. D’altronde, gli Usa sono un concentrato del mondo stesso e non desta certo scalpore il fatto che lo ius soli sia sancito addirittura dalla Costituzione:
“Tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti e sottoposte alla relativa giurisdizione, sono cittadini degli Stati Uniti e dello Stato in cui risiedono”
Il XIV emendamento è uno dei principi cardini della democrazia americana: chiunque nasca tra la east e la west coast è americano. L’unica eccezione riguarda i figli degli appartenenti dei corpi diplomatici. Ora: c’è da dire che Donald Trump vorrebbe cambiarla questa legge. Ma già nel suo primo mandato, il tycoon non ci è riuscito. Del resto, lo ius soli è la regola più o meno di tutto il continente americano: dal Canada al Messico, dall’Argentina al Brasile, dove la cittadinanza facile ha contribuito a creare pacificamente una delle società più multirazziali del mondo. Il resto, nel battere il razzismo a Rio e dintorni, come indica una famosa massima, l’ha fatto il sesso.
Come funziona in Francia (testimone la Nazionale di calcio)
La Francia è il Paese europeo che adotta per dare la cittadinanza la regola più vicina a quella americana: Parigi riconosce il principio dello ius soli temperato, che non è un diritto acquisito come negli Usa. Ma a tutti coloro che sono nati sul territorio francese viene riconosciuta la cittadinanza al compimento dei 18 anni se sussistono due condizioni: il possesso di un permesso di soggiorno per i genitori al momento della nascita, che porta alla concessione automatica del diritto di cittadinanza, e la residenza stabile in Francia per almeno cinque anni al momento del compimento della maggiore età. Le seconde generazioni di immigrati, in ogni caso, non hanno alcun problema: chi nasce in Francia da un genitore straniero a sua volta nato in Francia è francese di nascita. Per molti, il segreto dei successi degli ultimi anni della Francia calcistica: multietnica come mai.
Come funziona nel resto dell’Europa
Nel resto d’Europa, in Germania, la cittadinanza è riconosciuta, oltre a chi nasce da genitori tedeschi, a chi è figlio di stranieri purchè almeno uno dei due genitori viva in Germania da più di cinque anni e abbia un diritto di soggiorno permanente. A Berlino, i figli hanno anche la possibilità di mantenere il doppio passaporto rispetto alla cittadinanza dei genitori. Lo ius soli temperato è applicato anche in Spagna, Olanda, Belgio, Grecia, Irlanda e Portogallo.
Come funziona in Gran Bretagna
In Gran Bretagna, è automaticamente cittadino chi nasce sul territorio britannico anche da un solo genitore già in possesso della cittadinanza o che vi risiede legalmente. La cittadinanza viene riconosciuta anche dopo tre anni di matrimonio con un cittadino britannico.
L’Italia e il gruppo dei Paesi che si affidano al sangue
L’Italia, quindi, che si affida allo ius sanguinis, in compagnia di quali Paesi europei si trova? La lista comprende Svezia, Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e l’Ungheria di Viktor Orban. Sta di fatto che Forza Italia, per settembre, ha annunciato la sua proposta di riforma nel nome dello ius scholae con le opposizioni pronte a votarla. La prova dei fatti per entrare a far parte di un altro gruppo è dietro l’angolo.