E’ un’estate caldissima sul fronte carceri,questa del 2024. Nemmeno dieci gironi fa, l’8 agosto, il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti e l’associazione Nessuno tocchi Caino avevano annunciato un esposto contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio reo, ai loro occhi, di fare troppo poco per cercare di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri italiane e oggi, 17 agosto, da Bari, arriva notizia dell’ennesimo episodio di violenza su questo fronte. Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha denunciato al Tgcom24 “gravissimi disordini presso la Casa Circondariale di Bari”, con un infermiere sequestrato e un agente ferito.

Cosa è avvenuto nel carcere di Bari? Le accuse di De Fazio, segretario del sindacato della polizia penitenziaria

Secondo quanto denunciato stasera, 17 agosto 2024, da Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa, il sindacato della Polizia Penitenziaria, alcuni detenuti hanno sequestrato un infermiere. Un agente, invece, è stato aggredito mentre tentava di riportare la calma.

“I detenuti erano armati con spranghe di ferro. Per questo Il carcere è stato circondato dalle altre forze dell’ordine. I disordini sono stati innescati da un soggetto con patologie psichiatriche che non dovrebbe stare in carcere”

La Procura di Bari ha avviato un’indagine su quanto avvenuto oggi.

Le condizioni del carcere barese e i numeri dell’associazione Antigone

De Fazio ha sottolineato che nel carcere di Bari, a fronte di 252 posti disponibili, sono presenti ben 390 detenuti, gestiti da 220 poliziotti penitenziari quando ne servirebbero almeno 449. Sono numeri che si inseriscono in statistiche generali della stessa portata: dall’inizio dell’anno, l’associazione Antigone ha contato 58 suicidi di detenuti; il 130,6% di affollamento medio degli istituti penitenziari e 14 mila detenuti in più rispetto ai posti letto regolamentari. Per questo, il Governo Meloni ha pensato di varare anche la liberazione anticipata. Fatto sta che, per De Fazio, “serve subito deflazionare la densità detentiva, dare respiro al corpo di polizia penitenziaria mancante di oltre 18mila unità con assunzioni straordinarie, garantire l’assistenza sanitaria e riorganizzare complessivamente tutto il sistema carcerario”.