A seguito della polemica montata per il dubbio arbitraggio nella scorsa stagione in Notthingam Forest-Everton, in Premier League arriva la clamorosa decisione dai piani alti: ecco perché gli arbitri dovranno dire per chi tifano.

Premier League, perché gli arbitri dovranno dire per chi tifano

Gli arbitri dovranno dire per chi tifano, il perché nasce dalla polemica dello scorso anno quando in Premier League il Notthingam Forest si lamentò per l’arbitraggio contro l’Everton. La decisione arriva direttamente dal direttore della PGMOL.

Howard Webb nelle scorse ore ha voluto chiarire come questa scelta sia già stata presa e che determinerà la gestione delle assegnazioni per quanto concerne i match del campionato inglese da ora in avanti:

“Chiederemo agli arbitri di dichiarare eventuali interessi particolari all’inizio della stagione e nel corso della stagione se ci saranno cambiamenti. Esamineremo tali simpatie e apporteremo modifiche se riteniamo che possa esserci un conflitto di interessi se qualcuno si dichiara tifoso di una squadra specifica. Poiché vogliamo attirare i calciatori come arbitri, dovranno farci sapere se hanno giocato per qualche squadra della Premier League e se c’è qualche legame personale con qualcuno che lavora in quei club. Poi faremo una valutazione e ne terremo conto nell’assegnazione delle partite”.

Un messaggio che non lascia interpretazioni e che conferma una tendenza alla cura maniacale di qualsiasi dettaglio al fine di spegnere qualsivoglia ulteriore polemica nella stagione che verrà e che è appena iniziata.

La polemica sull’arbitraggio nel match tra Notthingam ed Everton

Il PGMOL, dunque, ha deciso di intervenire concretamente dopo le ripetute richieste da parte del Notthingam Forest e delle segnalazioni avvenute a seguito della partita di Premier del 21 aprile 2024 che si giocò a Liverpool, contro l’Everton.

Match che terminò 2-0 per quest’ultimi ma che vide una serie di decisioni opinabili da parte degli arbitri assegnati per la partita in un clima tutt’altro che sereno e che già aveva lasciato trapelare una certa preoccupazione nella dirigenza del Notthingam. Paure che, poi, si sono manifestate concretamente durante i 90 minuti di gioco e che sono seguite da una serie di duri comunicati conclusosi con il seguente:

Dopo la partita di ieri con l’Everton, la NFFC ha rilasciato una dichiarazione in cui evidenzia la nostra preoccupazione per la percezione della nomina del VAR da parte del PGMOL per la partita. Abbiamo sollevato la questione con la PGMOL prima dell’incontro per il timore di uno spettacolo di contorno che si sarebbe scatenato se qualcosa fosse andato storto nell’arbitraggio della partita. Questo timore si è concretizzato, dato che la correttezza di tre importanti decisioni contro il Club è stata messa in dubbio.

Non si tratta di singoli individui, ma piuttosto di come viene vista l’integrità del gioco. Sappiamo che i direttori di gara non permettono a fattori esterni di influenzare il loro processo decisionale e che tutti gli arbitri sono tenuti a dichiarare la loro ‘fedeltà’ al PGMOL per evitare qualsiasi conflitto percepito o danno alla reputazione di integrità del gioco.

Tuttavia, è chiaro che la PGMOL deve modificare la sua regola sulle alleanze per tenere conto delle rivalità contestuali nella classifica del campionato, non solo delle rivalità locali. Attualmente questo non rientra nei criteri, ma dovrebbe esserlo. Il solo fatto che i direttori di gara si ricusino se esistono rivalità contestuali invita a fare congetture, dato che alcuni si sono ricusati mentre altri no.

La NFFC ribadisce la sua richiesta di maggiore trasparenza sulle nomine della PGMOL per proteggere ulteriormente la reputazione del gioco, come previsto dall’attuale approccio della PGMOL alle alleanze.

Date le diffuse e continue preoccupazioni, non solo dei tifosi, dei giocatori e dei dirigenti di questo club, ma anche di molti altri e degli opinionisti, sulle decisioni del VAR nel corso di questa stagione, qualsiasi mossa che aumenti la fiducia nel sistema dovrebbe essere presa in considerazione”.