Donald Trump non si smentisce mai. L’ex capo della Casa Bianca è tornato a parlare dopo qualche giorno e subito ha ricordato quanto gli era successo il 13 luglio, con quell’attentato che ha subito sulla sua pelle. Una ferita che si porta ancora dietro e che è ancora viva e nitida, tanto da scomodare Dio e fargli dire che da lassù hanno deciso di salvarlo “forse perché vuole che noi salviamo il mondo“.

Una di quelle sue frasi ad effetto che tanto piace agli americani e soprattutto ai suoi fan. Si è trattato di una conferenza stampa organizzata nel suo golf club di Bedminster, in New Jersey, ed è durata più di un’ora e mezza, anche se gran parte dell’incontro con i giornalisti lui, The Dionald, l’ha usata per fare il punto della situazione sull’economia e sull’inflazione che cresce, ma anche e soprattutto su Kamala Harris. Il tycoon è tornato a parlare ai media a una settimana dalla conferenza nel suo resort di Mar-a-Lago, in Florida.

Usa 2024, Trump accusa la Harris di portare gli Stati Uniti verso il comunismo

Nella sua requisitoria, perché alla fine di questo si è trattato, Donald Trump ha più volte accusato la sua avversaria, Kamala Harris, di essere “incompetente“, ma anche e soprattutto di voler “trascinare tutti nel comunismo” tanto che secondo il tycoon la sua rivale vuole “imporre un controllo comunista sui prezzi“.

L’ex Capo della Casa Bianca ha accostato Kamala, che pare stia volando nei sondaggi americani, (anche se in questo momento lascia più il tempo che trovano), al leader del Venezuela Nicolas Maduro, e qui ha strappato un sorriso ai tanti giornalisti presenti, considerato che tre giorni prima, proprio durante l’incontro su X con Elon Musk, lo stesso Trump, parlando del paese di Maduro, aveva detto che in caso di sconfitta a novembre, fuggirà in Venezuela, considerato “molto più sicuro” degli Stati Uniti.

Ma non è tutto. The Donald ha accusato Kamala Harris di aver creato un bel problema agli Stati Uniti con l’emergenza dei migranti al confine, e aggiungendo il suo parere personale sulla sua rivale ha aggiunto che si sente “in diritto di attaccarla” considerato che per lei non nutre “molto rispetto, non ho rispetto per la sua intelligenza”.

La frase più imponente e importante da parte dell’ex presidente è sulla politica internazionale tanto da garantire che se verrà eletto, sarà sicuro di “ristabilire la pace nel mondo e portare stabilità” anche se non ha spiegato come riuscirà a farlo.

Non solo, Trump ha anche fatto allusioni più o meno lecite, parlando dello Stato da cui proviene Kamala Harris dicendo che in quello Stato “puoi rapinare un negozio a patto che non porti via merce superiore a 950 dollari”. La verità è che è stato declassificato il reato di taccheggio ma fino a un massimo di merce rubata per 950 dollari, ma è altrettanto scontato e certo che in quello Stato così importante le rapine restano un reato grave.

Tornando sulla politica estera, Donald Trump inoltre ha smentito di aver parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla vigilia dell’inizio dei negoziati di Doha, e ripetuto più volte del “rischio disastro” per l’America di una vittoria di Harris. Chi vivrà, vedrà. La campagna è appena cominciata anche se sembrano passati mesi, almeno per come sono i toni e gli insulti da una parte e dall’altra.