Continua l’avanzata ucraina nella regione di Kursk. L’attacco ucraino nel territorio russo potrebbe portare ad un cambiamento drastico nel corso della guerra tra Ucraina e Russia, o almeno è quello che spera Kiev. L’amministrazione Zelensky punta a spostare gli equilibri a proprio favore, nel tentativo di spingere Mosca ad impegnarsi in colloqui “equi”.
Russia, l’offensiva ucraina a Kursk
L’attacco ucraino a Kursk ha aperto un nuovo fronte nella guerra iniziata nel febbraio 2022. Le autorità ucraine hanno lanciato l’offensiva nella mattinata di martedì 6 agosto, con centinaia di soldati ucraini che hanno attraversato il confine con la Russia.
L’agenzia russa Tass ha riferito che le forze armate ucraine hanno distrutto un ponte sul fiume Seym, complicando l’evacuazione dei civili. Un consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha recentemente dichiarato su X che l’attacco è stato progettato per convincere Mosca ad impegnarsi in colloqui “giusti”:
Oltre a quelli economici e diplomatici, questo è anche uno strumento militare. Dobbiamo infliggere sconfitte tattiche significative alla Russia. Nella regione di Kursk, possiamo vedere chiaramente come lo strumento militare venga utilizzato oggettivamente per convincere Rf a entrare in un giusto processo di negoziazione…
Ukraine is not interested in occupying Russian territories. This is obvious. Because #Ukraine is waging an exclusively defensive war strictly within the framework of international law… But if we are talking about potential negotiations – I emphasize potential – we will have to…
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) August 16, 2024
Oltre a Kursk, anche la regione russa di Belgorod è stata colpita da diversi attacchi di droni. Solo pochi giorni fa è stato dichiarato lo stato di emergenza nella regione. Un eventuale spostamento delle forze russe potrebbe creare una zona cuscinetto tra i due paesi.
L’avanzamento russo nell’Ucraina orientale
I russi continuano da mesi ad espandersi nell’Ucraina orientale. Anche dopo l’offensiva ucraina, le forze armate russe non hanno fermano la loro avanzata verso Pokrovsk. Questa città è una delle roccaforti di difesa del paese ed è di importanza strategica essendo un punto logistico chiave nella regione di Donetsk.
Lukashenko parla di pace: “Le parti si siedano al tavolo”
Mentre l’incursione ucraina a Kursk continua, il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha esortato alla pace tra Ucraina e Russia. Secondo Lukashenko, le parti dovrebbero negoziare per evitare che la guerra si estenda al proprio paese.
Lukashenko ha dichiarato che solo “persone di alto rango di origine americana” desiderano che la guerra in Ucraina continui. Ha affermato:
Sono loro in Occidente ad aver bisogno [della guerra]. Non posso rivelare questi fatti, sono assolutamente riservati. A volte parlano apertamente, persone di alto rango. Dicono, lasciateli picchiarsi a vicenda, lasciate che tutti muoiano in questo calderone.
Alexander Lukashenko, uno dei più stretti alleati del presidente russo Vladimir Putin, ha ribadito la posizione della Bielorussia rispetto al conflitto in Ucraina. Pur non avendo mai partecipato direttamente alla guerra, la Bielorussia ha consentito alla Russia di posizionare armi nucleari sul proprio territorio. Lukashenko ha inoltre avvertito che, in caso di provocazione, “non avremmo altra scelta“.