Convitti ed educandati in Italia: l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale mette a disposizione all’interno del proprio sito web ufficiale un apposito servizio online attraverso il quale consente ai soggetti interessati di presentare la domanda di partecipazione al bando di concorso ai fini dell’erogazione di contributi per l’iscrizione a convitti nazionali ed educandati statali.
Sono ammessi a partecipare alla selezione dei posti nei suddetti convitti ed educandati in Italia i figli o orfani dei lavoratori e dei pensionati che sono iscritti al Fondo Credito, alla Gestione Magistrale e alla Gestione Postelegrafonici.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che concerne i convitti ed educandati in Italia ed, in particolare, che cos’è e come funziona il bando di concorso in oggetto, quali sono la decorrenza e la durata dei medesimi, quali sono i soggetti che possono frequentarli e quali sono i requisiti che devono possedere questi ultimi, come fare domanda all’Istituto.
Convitti ed educandati in Italia: che cos’è e come funziona il bando di concorso? Decorrenza e durata
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, l’INPS mette a concorso ogni anno dei contributi al fine di sostenere quelle che sono le spese relative all’iscrizione presso convitti nazionali ed educandati statali, nonché alla frequenza, in regime di convitto o semiconvitto, di:
- scuola primaria (scuola elementare);
- scuola secondaria di primo grado (scuola media);
- scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore).
Tali strutture, nello specifico, sono adibite in regime di convitto o semiconvitto, e prevedono l’assegnazione di contributi che coprono tutta la durata del ciclo di studi dello studente, ossia a partire dal primo anno delle scuole elementari e fino all’ultimo anno delle scuole superiori.
Se si intende continuare a beneficiare della prestazione economica, però, i soggetti interessati hanno l’obbligo di presentare un’apposita dichiarazione all’INPS.
Per ciò che concerne i convitti ad elevata specializzazione, invece, il contributo in questione è limitato esclusivamente ad un anno.
Convitti ed educandati in Italia: quali sono gli studenti che possono frequentarli? Requisiti
Ai bandi di concorso che prevedono l’erogazione di contributi per coprire le spese ai fini dell’iscrizione presso i convitti ed educandati in Italia possono prendere parte tutti gli studenti della scuola primaria (scuola elementare), della scuola secondaria di primo grado (scuola media) e della scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore), a patto che questi ultimi siano figli di:
- dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione che risultano iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici;
- soggetti che risultano iscritti alla Gestione Magistrale;
- soggetti che risultano iscritti alla Gestione Postelegrafonici.
Oltre alle clausole sopra citate, poi, gli studenti devono rispettare anche i seguenti requisiti:
- non essere già beneficiario di altre provvidenze scolastiche, in denaro o in servizi, di importo complessivo superiore a 6.000 euro, erogate da parte dello Stato o da parte di altri Enti ed Istituzioni pubbliche o private;
- non essere già assegnatario di un altro posto all’interno di un convitto di proprietà dell’INPS.
Come fare domanda?
La domanda per il bando di concorso che permette di beneficiare dei contributi per l’iscrizione a convitti ed educandati in Italia deve essere presentata con modalità telematiche, attraverso l’apposita pagina online che viene messa a disposizione sul sito web dell’Istituto, cliccando sulla voce “Utilizza il servizio” e, poi, sulla voce “Portale prestazioni welfare”.
Per ricevere assistenza dall’INPS, inoltre, i soggetti interessati possono telefonare al Contact Center, ai seguenti numeri:
- il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa);
- il numero 06 164 164 (a pagamento da rete mobile, in base al piano tariffario che viene messo a disposizione dal proprio gestore telefonico).