Per accedere alla pensione di vecchiaia, solitamente, è richiesta una contribuzione di 20 anni, ma ancora per poco tempo è possibile con soli 15 anni di contributi.
Si tratta di una possibilità davvero per pochi e, più passano gli anni, meno sono i cittadini che riescono a soddisfare i requisiti per andare in pensione con 15 anni di contributi.
Il cosiddetto sconto di 5 anni sul versante contributivo è riservato solo ai lavoratori che hanno almeno un contributo settimanale accreditato nel sistema di calcolo retributivo. Proprio per questo motivo, come abbiamo detto, si tratta di una possibilità davvero per pochi, in quanto si sta allontanando, sempre di più, l’orizzonte temporale di riferimento.
Tuttavia, ancora è possibile e nel testo andremo a spiegare come fare, quali sono i requisiti e le condizioni per accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi.
Come accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi
Solo per pochissime categorie di lavoratori, che con il tempo diventeranno sempre meno fino ad esaurirsi, è previsto lo sconto di 5 anni sui contributi richiesti per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
Il decreto legislativo n. 503/92, conosciuto come riforma Amato, prevede tre deroghe al requisito contributivo per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Anziché 20 anni di contributi, in alcuni casi si può andare in pensione anche solo dopo averne versati 15.
Inizialmente, la riforma prevedeva 4 deroghe, ma una ha già smesso di essere attuabile. La pensione con 15 anni di contributi, però, rappresenta ancora una possibilità appetibile per tutti quei lavoratori che riescono a soddisfare i requisiti previsti dalle 3 deroghe. Soprattutto, ovviamente, quelli che si sono assicurati il requisito contributivo minimo per andare in pensione.
Come funziona? Per semplificare, chi alla data del 31 dicembre 1992 ha maturato almeno un contributo settimanale e non sono riusciti a raggiungere i 15 anni di contributi richiesti, può andare in pensione con meno di 20 anni di contributi. Ciò è possibile solo dove i periodi successivi alla data indicata non siano sufficienti per maturare il requisito contributivo previsto al momento del pensionamento.
Il requisito contributivo, come abbiamo detto, può essere ridotto al massimo a 15 anni.
Chi può andare in pensione con 5 anni di contributi in meno
Ripercorriamo un po’ le varie possibilità introdotte dalla riforma Amato, che indica le tre strade per accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi.
Chi può andare in pensione così? Si tratta di una possibilità riservata a chi ha versato almeno un contributo settimanale con il sistema di calcolo retributivo, ovvero entro il 31 dicembre 1995.
Quali sono le tre strade?
- 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992 (nella contribuzione rientrano tutte le tipologie di contributi);
- Entro il 31 dicembre 1992, che abbiano ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria dei contributi previdenziali;
- Chi ha un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e che per almeno 10 anni hanno meno di 52 settimane di contributi.
Perché non si potrà più andare in pensione con 15 anni di contributi
Questa “gustosa” possibilità, con il tempo, sarà destinata a sparire. Si tratta di tre deroghe, quelle di cui abbiamo parlato, strutturali e che, quindi, non necessitano di proroghe. Tuttavia, saranno applicabili fintanto che ci saranno lavoratori in possesso dei requisiti e che soddisferanno le condizioni per poter accedere alla pensione di vecchiaia con una contribuzione di solo 15 anni.
Più passano gli anni e più la platea si riduce inevitabilmente. Si toccherà l’apice nel momento in cui nessuno avrà più contributi versati entro il 31 dicembre 1995 e, quindi, potrà accedere alle deroghe.