L’Inps, con il messaggio del 13 agosto 2024, ha fornito i chiarimenti sulle modalità di trasmissione delle richieste di esonero contributivo di parità di genere 2024.

I datori di lavoro privati hanno diritto allo sgravio dei contributi previdenziali dell’1%, con un limite massimo di 50.000 euro annui.

L’Istituto precisa, inoltre, che è possibile rettificare le domande già presentate entro la scadenza del 15 ottobre 2024.

Come funziona l’esonero contributivo di parità di genere 2024

I datori di lavoro privati, che sono in possesso della certificazione della parità di genere, hanno diritto ad un esonero contributo dal versamento dei contributi previdenziali dell’1%, con un limite massimo di 50.000 euro.

Lo sgravio spetta alle aziende private che hanno ottenuto la certificazione entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di richiesta. L’esonero è gestito dall’INPS, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, con l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) e con il Dipartimento per le Pari Opportunità.

Cos’è la certificazione di parità di genere? Si tratta di un documento attestante le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere per:

  • Le opportunità di crescita in azienda;
  • La parità salariale;
  • La parità delle mansioni;
  • Le politiche di gestione delle differenze di genere e di tutela della maternità.

L’Inps ha chiarito che ne hanno diritto anche:

  • Gli enti pubblici economici;
  • Gli istituti autonomi case popolari;
  • Gli enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali;
  • Gli ex Istituti pubblici di assistenza e beneficenza (IPAB);
  • Le aziende speciali;
  • I consorzi di bonifica e i consorzi industriali;
  • Gli enti morali e gli enti ecclesiastici.

Come richiedere l’esonero all’Inps

La domanda, in base alle indicazioni fornite dall’Inps, deve contenere la media di tutte le retribuzioni mensili corrisposte dal datore di lavoro nel periodo in cui la certificazione è valida (retribuzione media mensile globale).

La certificazione di parità di genere, rilasciata alla Prassi UNI/PdR 125:2022 dagli organismi di valutazione accreditati, deve riportare il marchio UNI e quello dell’ente di accreditamento, pena la perdita del riconoscimento dell’esonero contributivo.

Come richiedere l’esonero? Le aziende devono presentare la domanda utilizzando il modulo telematico “PAR_GEN”. Il modulo di istanza online è presente nella sezione denominata “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”.

Per avere il modulo, si deve accedere al “Portale delle Agevolazioni” mediante i consueti canali INPS online dedicati alle imprese.

Come sapere se spetta l’esonero? Basta controllare lo sgravio acquisito nella sua sezione dedicata nel “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” sul sito INPS.

Come rettificare le domande dello sgravio contributivo 2024

Le aziende che hanno conseguito la certificazione entro il 31 dicembre 2023 possono rettificare i dati entro il 15 ottobre 2024. Alla scadenza, tutte le domande con lo stato “trasmessa” e relative alle certificazioni conseguite entro il 31 dicembre 2023 verranno elaborate.

Invece, se le aziende non provvedono alla rettifica, le domande saranno comunque accolte, ma per il minore importo determinato sulla base della retribuzione media mensile globale stimata erroneamente indicata.

Come correggere la domanda? L’Inps procederà d’ufficio alla sanatoria delle relative domande e al riconoscimento dell’esonero per l’intero periodo spettante. Le aziende potranno comunque beneficiare dell’esonero per l’intero periodo legale di validità della certificazione.

Con il messaggio n. 2844/2024, l’Istituto chiarisce che i datori di lavoro privati che hanno già ricevuto l’accoglimento della domanda presentata nel 2022 non devono ripresentarne un’altra. A seguito dell’accoglimento, l’esonero contributivo viene automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione.