Il mondo della musica dice addio a Greg Kihn, cantante noto negli anni ’80 soprattutto per la hit “Jeopardy“. A dare notizia della sua scomparsa è stato il suo agente Michael Brandvold a nome della famiglia del cantante. Ma quali sono le cause della morte dell’artista statunitense? Nel 1983 per poco non conquistò il primo posto nelle classifiche con la sua hit “Jeopardy“, scalzata soltanto da “Beat it” di Michael Jackson.
Addio a Greg Kihn: causa morte, età, moglie e figli
Greg Kihn è morto il 13 agosto all’età di 75 anni per complicazioni dovute all’Alzheimer. La famiglia infatti vuole che siano fatte donazioni in nome dell’artista all’Alzheimer’s Association per combattere e sconfiggere questa terribile malattia. Si terrà una celebrazione privata con gli amici e i parenti più stretti e poi prossimamente sarà annunciato un concerto per tutti i fan al fine di commemorare la sua memoria e la sua prolifica eredità artistica. Il cantante era sposato con Jay Arafiles-Kihn e aveva un figlio, Ry Kihn, e una figlia chiamata Alexis Harrington-Kihn.
La hit “Jeopardy” e la carriera
Greg Kihn aveva uno stile nato dalla combinazione di più generi musicali, fondeva infatti folk, rock classico, blues e pop melodico. Questo suo sound ha contribuito a definire negli anni Ottanta la scena musicale della San Francisco Bay Area. A maggio del 1981 pubblicò la sua prima canzone di successo “The Breakup Song (They Don’t Write ‘Em)” che conquistò la 15esima posizione nella Billboard Hot 100. Due anni dopo, a gennaio, la Greg Kihn Band diede alla luce “Jeopardy“, un brano che per poco non arrivò primo nella Billboard Hot 100, conquistò infatti il secondo posto e in vetta c’era “Beat it” di Michael Jackson. La canzone conquistò subito Mtv e nacque un parodia chiamata “I Lost on Jeopardy” eseguita da Weird Al Yankovic. In questo video c’erano il conduttore del game show chiamato “Jeopardy” Art Fleming, e il suo annunciatore, Don Pardo.
Gregory Stanley Kihn è nato a Baltimora negli Stati Uniti il 10 luglio 1949 e quando assistette nel 1964 a un’esibizione del Beatles all’Ed Sullivan Show la sua vita cambiò così come disse lui stesso in più di un’occasione. Nel 1976 quando si traferì a San Francisco uscì il primo album del suo gruppo la Greg Kihn Band chiamato soltanto con il suo nome e cognome. L’etichetta con cui aveva firmato era la Beserkley Records di Matthew Kaufman. Tra i suoi dischi più noti ci sono: ‘Rockihnroll’, ‘Kihntinued’, ‘Kihnspiracy’, ‘Kihntageous’, ‘Citizen Kihn’, ‘Love & Rock & Roll’, ‘Mutiny’, ‘Horror Show’ e ‘Rekihndled‘. Il suo ensemble era formato da Robbie Dunbar (chitarra), Steve Wright (basso) e Larry Lynch (batteria). Negli anni Ottanta Kihn ha aperto i concerti di svariati gruppi molto noti tra cui Journey , Grateful Dead e Rolling Stones.
Non solo musica
Nella sua carriera Greg Kihn è stato anche un conduttore radiofonico e un autore di romanzi horror. Nel 1996 diede alle stampe il suo primo romanzo d’esordio “Horror Show” edito dalla Tor/Forge Books. Questo libro conquistò il prestigioso Bram Stoker Award come “Miglior romanzo d’esordio”. Gli altri romanzi che seguirono questo suo esordio nel mondo della letteratura horror furono “Shade of Pale”(1997), “Big Rock Beat” (1998) e “Mojo Hand” (1999). Ha pubblicato anche diversi racconti che sono apparsi nella serie di narrativa horror erotica “Hot Blood“. Inoltre è stato collaboratore di “Carved in Rock”, raccolta di racconti di vari musicisti tra cui i Pete Townshend , Joan Jett , Ray Davies e Kinky Friedman. La musica di Greg Kihn nonostante la sua malattia e poi la sua scomparsa continua a rivivere non solo nella musica da lui prodotta ma anche nella band che porta il suo nome. Infatti suo figlio insieme ad altri musicisti porta in giro le canzoni di suo padre. La formazione è così composta: Ry Kihn, alla chitarra solista, Dave Danza alla batteria, Dave Medd alle tastiere e Robert Berry al basso.