La famiglia Shinawatra torna al potere in Thailandia: ecco chi è la figlia del controverso e discusso ex primo ministro Thaksin, Paetongtarn, infatti, la terzogenita prossima premier alla guida del Paese. Dopo la deposizione forzata di Srettha Thavisin lo scorso mercoledì, oggi 16 agosto 2024, il governo di Bangkok avrà per la seconda volta nella sua storia una donna a ricoprire la carica.

Chi è Paetongtarn Shinawatra, eletta nuovo premier della Thailandia?

Votazione favorevole alla nomina di Paetongtarn Shinawatra. Il suo l’unico nome che nella riunione del Parlamento di oggi, 16 agosto 2024, è stato proposto dai 10 partiti della coalizione al potere. Okay anche dal terzo partito, il Bhumjaithai, che “ha accettato di sostenere il candidato del Pheu Thai“.

La giovane 37enne è la figlia minore e terzogenita dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra, figura quantomai controversa, ma allo stesso tempo emblematica del governo thailandese. Non a caso il 75enne è stato alla guida del Paese per quasi vent’anni, per poi essere spodestato dall’esercito nel 2006.

Toccherà alla 37enne calarsi nel ruolo della massima carica della nazione, dopo la decisione della Corte costituzionale di mercoledì, 14 agosto 2024, che ha deposto il premier Srettha Thavisin con l’accusa di aver violato le norme etiche nominando l’avvocato Pichit Chuenban come ministro di gabinetto.

Imprenditrice, madre di due figli (una femmina, Thithan, e un maschio, Prutthasin), politica e ora persino primo ministro, Paetongtarn Shinawatra, soprannominata Ung Ing, è la degna erede di Thaksin alla guida del partito di maggioranza Pheu Thai, coalizzatosi con gli altri partiti filo-militari.

Dallo scioglimento dell’MFP all’elezione di Shinawatra

Quando Thanksin Shinawatra salì al potere nel 1994 avviò una sofisticata, quanto rischiosa, campagna elettorale a favore delle masse contadine, che garantiva prestiti a basso interesse, l’accesso ai servizi sanitari a prezzi ridotti e massicci investimenti nell’istruzione pubblica.

Tutto questo gli valse la vittoria alle elezioni del 2001. Tuttavia, quelle stesse politiche gli fecero guadagnare rabbia e malevolenza da parte dei ceti più abbienti e delle élite thailandesi più conservatrici. Da qui, l’estromissione dalla carica di primo ministro nel 2006 e il conseguente auto-esilio di due anni.

Dopo di lui, un’altra Shinawatra salì al potere fra il 2011 e il 2014: la sorella Yingluck Shinawatra, sollevata dall’incarico da una sentenza della Corte costituzionale per inadempienza al dovere e abuso del potere politico a fini personali.

Paetongtarn Shinawatra, quindi, è il terzo membro della famiglia a essersi conquistata il titolo di primo ministro, favorita – probabilmente – dagli sconvolgimenti all’interno del panorama politico nazionale. Infatti, negli ultimi mesi, il governo di Bangkok ha prima votato a favore dello scioglimento forzato dell’MFP, il principale partito d’opposizione ai conservatori-militari.

Con la sentenza della Corte costituzionale nessuno dei membri del MFP potrà tornare a fare politica per i prossimi 10 anni, nonostante si siano reinventati “Partito del Popolo“. Poi, si è aggiunta l’estromissione di Srettha Thavisin, leader del Pheu Thai e, ormai, ex primo ministro. Con essa si è conclusa – forse – la lotta fra militari, radicali e populisti.

Ma quali saranno le scelte politiche della giovane 37enne Paetongtarn? Continuerà l’operato del padre e l’alleanza con i militari?