I contribuenti, specie quelli con molti debiti, non sempre sono a conoscenza della composizione delle cartelle esattoriali e, per questo motivo, è molto utile richiedere l’estratto di ruolo.

Si tratta del documento che permette al contribuente di conoscere la propria situazione debitoria, in quanto i dati in esso contenuti sono la riproduzione del ruolo reso esecutivo dall’ente creditore. Consiste, quindi, in una sintesi delle iscrizioni a ruolo compiute nei confronti di un determinato soggetto in debito.

Consultare questo documento può rivelarsi molto utile in diverse situazioni, in quanto permette al contribuente in debito di conoscere subito la propria situazione: dai debiti in essere a quelli scaduti.

Cos’è l’estratto di ruolo delle cartelle esattoriali

L’estratto di ruolo è un documento molto utile ai contribuenti in debito, in quanto permette loro di conoscere la situazione debitoria all’Agenzia delle entrate-Riscossione.

Le informazioni contenute nel documento riguardano:

  • Le iscrizioni a ruolo;
  • Le rateizzazioni;
  • I pagamenti effettuati;
  • I pagamenti in scadenza;
  • I ruoli scaduti.

La presenza di ruoli scaduti oltre i 1500 euro blocca la compensazione dei crediti erariali. Ecco il primo dei tanti motivi per i quali il contribuente in debito dovrebbe richiedere il documento.

Nell’estratto, inoltre, sono contenute informazioni relative alla data dell’accertamento, all’importo dei debiti, ma anche ai provvedimenti di sospensione e agli atti esecutivi.

Quando e perché è utile fare l’estratto

Il documento permette al contribuente di conoscere la sua posizione debitoria e il debito residuo. Sono i principali motivi per i quali è fortemente consigliato richiedere l’estratto di ruolo, almeno una volta l’anno.

Conoscendo l’esatto importo da corrispondere e le scadenze, il contribuente debitore può avere un’idea più chiara della propria situazione e regolarsi sui pagamenti da effettuare.

Si tratta di un’ottima soluzione, semplice e chiara, per verificare che non siano presenti debiti pendenti e il loro saldo. Infatti, è presente una sezione relativa anche ai debiti saldati, che va a costituire lo storico delle somme già corrisposte. A tal proposito, si fa presente che il documento contiene la distinzione tra il carico inizialmente iscritto a ruolo e il debito residuo alla data attuale.

Nel documento è riportata anche la data della notifica delle cartelle esattoriali? È presente il dato dell’avvenuta notifica, ma non la data in cui questa è avvenuta.

Quindi, potrebbe capitare che il contribuente venga a conoscenza della presenza di un debito solo nel momento in cui prende visione dell’estratto. Cosa succede in questi casi? Se nello stesso non è presente la data della notifica, allora si procede all’impugnazione del ruolo.

Infine, il documento è utile anche per verificare la presenza di voci debitorie o cartelle cadute in prescrizione, per le quali è intervenuta la decadenza dal potere di accertamento. Come venirne a conoscenza? È sufficiente controllare le date di iscrizione a ruolo e di avvenuta notifica.

Come si richiede l’estratto di ruolo

L’estratto di ruolo delle cartelle esattoriali può essere richiesto direttamente online, utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate-Riscossione. Sul sito web dell’ente, si accede autenticandosi con le proprie credenziali digitali: Spid, Cie o Cns.

Chi effettua la procedura online ottiene un documento in formato PDF che può essere salvato, scaricato e, infine, stampato, in base alle esigenze di ognuno.

In alternativa alla procedura telematica, l’estratto può essere anche richiesto ricorrendo alla procedura cartacea. In che modo? Il contribuente deve compilare il modello RD1, sottoscriverlo, e consegnarlo personalmente a uno degli uffici territoriali dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.

In questo secondo caso, in linea di massima, il documento dovrebbe essere rilasciato immediatamente, a meno che non ci sia una grossa mole di debiti che potrebbe richiedere qualche giorno in più.