Chi è Nicholas Colombini? Si tratta dell’operaio di 32 anni originario di Terni morto dopo giorni di agonia a seguito di un tragico incidente sul lavoro avvenuto lo scorso sabato 10 agosto 2024.

Tutto è accaduto quando Nicholas, dipendente della ditta “Gigli e Pacifici” di Terni, si trovava al lavoro e si stava occupando della manutenzione di un capannone e dell’allestimento di una delle centraline al secondo piano dello stabile per conto della A2A a Quarto d’Asti quando improvvisamente è rimasto folgorato da una scarica elettrica.

Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi, e nonostante gli sforzi dei medici dell’ospedale di Asti, dove il giovane è stato immediatamente trasportato, il 32enne non ce l’ha fatta e si è spento nella giornata di ieri, martedì 13 agosto, dopo giorni di agonia.

Chi è Nicholas Colombini: aperta un’inchiesta sull’incidente

Sul tragico incidente sul lavoro la procura di Asti ha aperto un’inchiesta così da accertare le cause dell’incidente e verificare eventuali responsabilità.

Nel frattempo, il segretario della Cisl di Asti, ha commentato l’accaduto, sottolineando la necessità di maggiori sforzi per prevenire e fare in modo che simili tragedie non avvengano più.

“Un vero dramma, una notizia che speravamo diversa. Una vita spezzata, una famiglia distrutta e una sconfitta sociale. Si deve fare di più a tutti i livelli. Formazione, cultura e ispezioni devono assumere una dimensione diversa, mai abbassare la guardia e soprattutto non limitarsi ad alzare l’attenzione solo davanti al dramma. Adesso il nostro abbraccio va alla famiglia e ai suoi bambini”, ha dichiarato il segretario Cisl Stefano Calella.

L’incidente sul lavoro di Nicholas Colombini segna infatti l’ennesima tragica testimonianza di tutti i rischi che ancora oggi molti lavoratori affrontano ogni giorno. Quanto accaduto richiama con forza la necessità di una maggiore attenzione e prevenzione riguardo la sicurezza sul lavoro.

Non sono mancati i commenti sulla tragedia anche da parte di Antonio Spera, Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici e Daniele Francescangeli, Vice Segretario Nazionale della Federazione secondo i quali questo episodio sarebbe l’ennesimo incidente sul lavoro.

“La morte di Nicholas infatti fotografa, una tragica realtà ovvero la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro che mette a rischio la vita dei lavoratori. Siamo di fronte ad una ennesima tragedia che poteva essere evitata. Morire sul lavoro è un’ingiustizia intollerabile. Il diritto al lavoro non può essere esercitato a discapito del diritto alla vita, che include la sicurezza e il benessere psicofisico dei lavoratori. È essenziale, pertanto, che le normative in materia di sicurezza sul lavoro siano rigorosamente applicate. È necessario, intensificare i controlli nei luoghi di lavoro per assicurare il rispetto delle norme”,aggiungono i due portavoce.

Infine, a nome dell’Ugl Metalmeccanici, Spera e Francescangeli, si stringono al dolore dei famigliari e degli amici della giovane vittima.

Nicholas lascia la moglie e due figli piccoli, uno nato da pochi mesi e l’altro di soli tre anni. Una tragedia che ha spezzato una giovane vita e devastato un’intera famiglia, lasciando un vuoto incolmabile nelle vite dei suoi cari.

Il messaggio del padre

La notizia della morte di Nicholas ha scosso profondamente tutta la comunità di Terni dove Nicholas era cresciuto e dove viveva con la sua famiglia.

Senza parole per quanto accaduto tutti coloro che conoscevano il 32enne e che lo hanno definito come una persona gentile e sempre sorridente. Nicholas era anche molto noto per il suo impegno nella disciplina sportiva del judo che praticava da anni.

Sui social, amici e conoscenti hanno voluto ricordare Nicholas con moltissimi messaggi affettuosi di momenti vissuti insieme prima che la sua vita venisse interrotta morendo folgorato sul lavoro.

Tra questi, salta all’occhio, il toccante messaggio del padre, che ha espresso in poche parole tutto il dolore che sta provando in questo tragico momento. Sui social Roberto Colombini ha scritto:

“Caro figlio mio, mai e poi mai avrei pensato di dover piangere la tua morte. Come tanti altri genitori, questa volta è toccata a me, a noi tutti. Grazie, amore di papà, di ciò che sei stato, 32 anni insieme mi hai solo dato soddisfazioni, ci hai regalato due nipoti stupendi. Mancherai, mancherai a tutti perché eri la bellezza in persona dentro e fuori. Fai buon viaggio figlio mio e prenditi il posto più bello del paradiso”.