Locazioni brevi, è boom dei prezzi nella Capitale: gli aumenti delle tariffe è pari a quasi 73 punti percentuali rispetto al periodo pre-pandemico.

I dati di AirDna mettono in evidenza che Parigi è l’unica ad avere il numero di annunci superiore al periodo precedente all’anno dello scoppio dell’emergenza sanitaria. Anche grazie allo svolgimento delle Olimpiadi, la capitale francese vanta un’offerta di locazioni brevi ad uso turistico migliore rispetto all’anno 2019.

Locazioni brevi, è boom dei prezzi a Roma

Prendendo in considerazione la Capitale italiana, la città capitolina mostra un decremento di annunci disponibili pari a 30.000 contro i 34.000 annunci registrati nel 2019. Nonostante il calo degli annunci disponibili, i prezzi hanno subito una crescita vertiginosa. In cinque anni l’aumento registrato è stato pari a quasi 73 punti percentuali. A giugno la richiesta per una locazione breve è stata pari a poco più di 215 euro.

Locazioni brevi, è boom degli annunci a Parigi

I dati di AirDna dipingono uno scenario che ha subito qualche cambiamento rispetto all’anno precedente allo scoppio dell’emergenza pandemica. Grazie al recente svolgimento delle olimpiadi, la Capitale francese vanta un’offerta di affitti brevi turistici migliore e maggiore rispetto a quella registrata nell’anno precedente allo scoppio del Covid.

Rispetto al mese di giugno 2019 Parigi ha segnato un incremento pari a 63 punti percentuali per quanto concerne il dato relativo al numero di annunci disponibili. Si tratta di un dato record rispetto alle altre sei metropoli europee prese in considerazione: Roma, Amsterdam, Londra, Berlino, Madrid e Barcellona.

Locazioni brevi: crollo degli annunci a Berlino ed Amsterdam

I dati di AirDna mettono in evidenza che a Berlino e ad Amsterdam il numero degli annunci disponibili è crollato: ciò è dovuto agli interventi voluti dai governi locali. Gli annunci disponibili nella capitale olandese sono crollati a circa 1/3 del picco raggiunti, passando da 12.000 ad appena 5mila nel giro di cinque anni. Anche l’offerta della capitale tedesca ha subito una contrazione da 15.000 a 7mila annunci nel giro di cinque anni. Lieve ripresa degli annunci per Madrid, la cui offerta è salita a 20.000 annunci rispetto ai 23mila annunci registrati nell’anno precedente al 2020. È quanto messo in evidenza dal director of economics and forecasting di AirDna, Gallagher.

Per quanto concerne i prezzi, grazie alla maggiore offerta, la capitale francese è l’unica che registra un calo nel giro di un anno. Il prezzo medio per notte ha subito una contrazione di quasi 4 punti percentuali. Nelle altre città metropolitane europee prevale l’incremento dei prezzi all’aumentare della domanda. Rispetto ad un anno prima, Berlino ha registrato un incremento di oltre 9 punti percentuali e Amsterdam ha registrato un aumento di quasi 3,5 punti percentuali.

Locazioni brevi: quali sono le città che vantano più prenotazioni?

Analizzando le città che vantano più prenotazioni, Londra rimane la capitale delle locazioni brevi se si considera il numero di soggiorni registrati. Rispetto a cinque anni fa il numero di notti prenotate ha subito una contrazione da un milione a poco più di 910mila soggiorni prenotati. La Capitale francese segna un lieve incremento, Roma segna un aumento di oltre 8,8 punti percentuali e Madrid registra un incremento di 20 punti percentuali.

Nonostante le temperature record registrate ad agosto, le città bagnate dal Mar Mediterraneo continuano ad attrarre ondate di turisti, in particolare provenienti dall’estero. Rispetto ad un anno fa la domanda è cresciuta a Madrid (33 punti percentuali), Siviglia (quasi 30 punti percentuali), Malaga (28 punti percentuali), Valencia e Marbella (27 punti percentuali) e Roma (9 punti percentuali).

Locazioni brevi: i dati di Banca d’Italia  

Per quanto concerne gli affitti brevi, sono stati recentemente pubblicati i dati di Banca d’Italia con una ricerca condotta presso un sample di agenti immobiliari. Il mercato dei canoni di affitto è in fermento e conferma un certo dinamismo: il canone “pesa” sul reddito da lavoro. L’offerta di case è calata e ciò è dovuto al fatto che i proprietari preferiscono gli affitti brevi.