Hunter Biden, secondogenito dell’attuale presidente degli Stati Uniti, è tornato a far parlare di se dopo un’inchiesta del New York Times. Il figlio di Joe Biden avrebbe chiesto aiuto all’ambasciata statunitense di Roma nel 2016 per concludere un affare che la società del gas ucraina Burisma nel nostro Paese.
All’epoca Hunter Biden sedeva nel Consiglio di Amministrazione della società di Kiev. Burisma aveva problemi a chiudere un accordo in Toscana per il rifornimento di gas, il secondogenito dell’allora vicepresidente inviò una lettera all’ambasciatore statunitense a Roma. Il progetto geotermico non andò ugualmente in porto e non è chiaro se l’ambasciata abbia fatto pressioni a riguardo.
Chi è Hunter Biden: età, moglie e figli
Nato il 4 febbraio 1970, Hunter Biden è il secondogenito di Joe. E’ nato a un anno di distanza dal fratello Beau Biden – morto a causa di un tumore al cervello il 30 maggio 2015 – ed ha una sorella: Ashley Biden, nata nel 1981 dal matrimonio con Jill Jacobs. La madre di Hunter e Beau – Neilia Hunter Biden -è morta in un incidente stradale nel 1972 assieme alla figlia Naomi Christina di soli 13 mesi.
Il secondo figlio di Biden ha sposato Kathleen Buhle nel 1993 e ha avuto tre figlie: Naomi, Finnegan e Maisy. La coppia si è separata nel 2015 per divorziare due anni dopo. Biden ha iniziato a frequentare Hallie, vedova di suo fratello Beau fino al 2019. Nel 2018 è nato un figlio dall’ex dipendente Lunden Alexis Roberts in Arkansas.
Infine a maggio 2019 Hunter Biden ha sposato la regista sudafricana Melissa Cohen. La coppia ha avuto un figlio: Beau Biden, chiamato così in memoria del defunto fratello.
Vita privata
Hunter Biden non ha mai conosciuto sua madre dato che è morta quando aveva soli due anni. Il padre dopo cinque anni dall’incidente si è risposato con Jill Jacobs. Ha frequentato il liceo cattolico Archmere Academy a Claymont, nel Delaware, per poi laurearsi in Storia alla Georgetown University nel 1992 e in Legge quattro anni dopo. Negli anni dell’università ha conosciuto la sua prima moglie.
Dopo aver conseguito i due titoli di studio ha co-fondato la Rosemont Seneca Partners, una società che si occupa di consulenza internazionale. Dal 2006 al 2009 ha rivestito il ruolo di vicepresidente della National Railroad Passenger Corporation che gestisce i trasporti extraurbani su ferrovia negli Usa. E’ stato membro del Consiglio di amministrazione della BHR Partners, un fondo di investimento privato cinese da lui co-fondato e membro del Consiglio di Amministrazione della società energetica ucraina Burisma Holdings dal 2014 al 2019.
In passato Hunter Biden ha avuto problemi legati alla dipendenza da alcool e droghe. Nel 2019 ha raccontato in un’intervista delle difficoltà nel disintossicarsi. Qualche anno dopo è stato pubblicato ‘Beautiful Things‘, un libro autobiografico dove parla delle proprie dipendenze.
Il caso Burisma e l’inchiesta del New York Times
Da mesi il figlio di Biden è coinvolto in diversi scandali legati alla sua partecipazione in diverse società. Il secondogenito del presidente degli Usa nel 2016 ha inviato una lettera per chiedere un aiuto all’ambasciata statunitense a Roma per concludere un affare in Toscana per la società energetica ucraina Burisma.
All’epoca Burisma voleva costruire un impianto geotermico nella regione italiana e Hunter Biden, allora membro del Consiglio di Amministrazione della società, scrisse una lettera all’ambasciatore statunitense a Roma. John Philips, allora ambasciatore in Italia, avrebbe dovuto presentare la società all’ex presidente della Regione Enrico Rossi. La vicenda potrebbe essere terminata con un nulla di fatto: la sede diplomatica probabilmente non ha fatto pressioni, non ci sono mai stati incontri e l’impianto non ha mai visto la luce.
Dal 2019 Hunter Biden è uscito dal board di Burisma. In passato il figlio del presidente è stato indagato per reati legati al possesso di un’arma da fuoco e per evasione fiscale e nel 2023 è stato incriminato.