Il 10 agosto 2024 ha segnato un importante cambiamento nella normativa fiscale italiana per i super ricchi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia. Con l’entrata in vigore del Decreto Omnibus, è stata raddoppiata la flat tax, l’imposta sostitutiva applicata sui redditi prodotti all’estero, che passa da 100.000 euro a 200.000 euro. Questo aumento riguarda esclusivamente le persone fisiche che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia dopo il 10 agosto 2024, modificando l’articolo 24 bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

Flat tax raddoppiata per i super ricchi: i destinatari della misura

Il nuovo importo della flat tax si applica a coloro che non sono stati residenti fiscali in Italia per almeno nove periodi d’imposta negli ultimi dieci anni. Questa categoria di contribuenti, che ha già beneficiato di un regime fiscale agevolato introdotto nel 2017, può ora continuare a farlo, ma a condizioni più onerose.

L’imposta forfettaria di 200.000 euro è dovuta annualmente per ciascun periodo di imposta oggetto del regime agevolato. È importante notare che la flat tax può essere estesa anche ai familiari del contribuente principale. Per ciascuno di essi, l’imposta sostitutiva è pari a 25.000 euro annui, come confermato dall’Agenzia delle Entrate.

Flat tax: aumento per i super ricchi, ecco perché

L’aumento della flat tax per i super ricchi è stato motivato principalmente dalla necessità di ridurre il deficit di bilancio del Paese, che ha raggiunto il 7,4% del PIL nel 2023. L’Unione Europea ha richiesto un aggiustamento annuale dello 0,5% del PIL, spingendo il Governo italiano a implementare misure fiscali più severe. Tra queste misure, l’aumento della flat tax per i nuovi residenti ricchi rappresenta una delle principali azioni per cercare di correggere il deficit e rispettare le direttive europee.

Come funziona la flat tax per i super ricchi

Il regime fiscale agevolato per i super ricchi in Italia è stato progettato per attrarre individui con grandi patrimoni, offrendo loro la possibilità di pagare un’imposta sostitutiva fissa sui redditi prodotti all’estero. La possibilità di applicare la flat tax si concretizza con la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui viene trasferita la residenza fiscale in Italia o in quella immediatamente successiva.

Durata e rinnovo del regime agevolato

La flat tax si rinnova automaticamente per un periodo di 15 anni, salvo che non intervengano cause di decadenza o revoca del beneficio, come il mancato versamento totale o parziale dell’imposta dovuta o un nuovo trasferimento della residenza fiscale all’estero. Durante il periodo di validità del regime, il contribuente principale può decidere di revocare l’opzione anche per uno o più familiari precedentemente inclusi nel regime.

Modalità di pagamento e obblighi fiscali

Il pagamento della flat tax deve essere effettuato utilizzando il modello F24, entro le scadenze previste per il saldo delle imposte sui redditi. È esclusa la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso in caso di mancato pagamento.

Impatto economico e fiscale della nuova flat tax

Secondo i dati forniti dalla Corte dei Conti, il regime fiscale agevolato per i super ricchi ha generato un gettito in costante crescita, raggiungendo un valore di 254 milioni di euro nel periodo 2018-2022. Nel solo 2022, i beneficiari della flat tax sono stati 1.136, di cui 818 contribuenti principali e 318 familiari.

Nonostante l’aumento dell’imposta sostitutiva, per coloro che sono già nel regime forfettario le regole non cambieranno. Tuttavia, l’aumento a 200.000 euro potrebbe avere un impatto sull’attrattività del regime per nuovi potenziali residenti, rendendo difficile stimare eventuali incrementi di entrate fiscali. La relazione tecnica del Decreto Omnibus evidenzia proprio questa incertezza, sottolineando l’importanza di monitorare gli effetti a medio-lungo termine.

Effetti dell’aumento della flat tax sul mercato immobiliare

Il raddoppio della flat tax potrebbe avere conseguenze sul mercato immobiliare, come riferito da Idealista, in particolare in città come Milano, che hanno visto un boom dei prezzi immobiliari negli ultimi anni, in parte dovuto proprio all’afflusso di super ricchi attratti dal regime agevolato. Dati forniti dal Wealth Report 2024 di Knight Frank indicano che l’Italia è diventata una destinazione sempre più ambita per gli Ultra High Net Worth Individuals (UHNWI), con una disponibilità patrimoniale superiore ai 30 milioni di dollari.

Secondo la società di consulenza Henley & Partners, l’Italia potrebbe superare Svizzera, Grecia e Portogallo come principale destinazione europea per i milionari nel 2024, con una previsione di 2.200 nuovi ingressi di persone con un patrimonio liquido di almeno un milione di dollari. Questo trend, seppur rallentato dall’aumento della flat tax, è sostenuto dalla domanda di immobili di lusso che rimane inelastica anche di fronte a variazioni fiscali.