Chi desidera installare depuratori, purificatori o addolcitori d’acqua ha la possibilità di beneficiare di sconti e incentivi anche senza il bonus idrico. Si tratta di sconti non da poco, ma dal 50% al 65%.

Il bonus idrico è stato, senza dubbio, un più che ottimo incentivo che permetteva di beneficiare di un credito d’imposta del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di sistemi di trattamento dell’acqua.
Adesso che, purtroppo, questa possibilità non più prevista, non bisogna demordere perché ci sono alcune alternative.

Vediamo subito quali sono le opzioni ancora disponibili per installare sistemi per il trattamento dell’acqua.

Incentivi per depuratori d’acqua 2024

I sistemi di depurazione, purificazione a addolcimento dell’acqua sono sempre più richiesti e, anche per questo, sono state previste alcune agevolazioni per permettere ai cittadini di fruire di sconti e incentivi.
Le agevolazioni fiscali sono previste sia nell’ambito dei bonus edilizi che in quelli per il risparmio energetico.

Si tratta di interventi, quindi, che possono rientrare nel bonus ristrutturazione oppure nell’ecobonus. Cambia la misura in base al tipo di lavoro effettuato e per il quale si richiede il beneficio. La stessa Agenzia delle entrate, con la circolare n. 20/E del 13 maggio 2011 ha chiarito che la detrazione Irpef e l’aliquota Iva sono riconosciute se l’installazione dei sistemi comporta una modifica strutturale in opere di manutenzione straordinaria.

Sono ancora disponibili due opzioni per avere lo sconto sull’installazione dei sistemi di depurazione dell’acqua: uno che permette la detrazione del 50% e un altro che permette di fruire di una detrazione fiscale del 65%.

Ricordiamo come, prima, era attivo il bonus idrico. Una interessante misura, anche molto richiesta, per la quale i fondi erano solo relativi agli anni 2021 e 2022. Dopo la scadenza, la misura non è più stata rinnovata o rifinanziata.

Tuttavia, come abbiamo anticipato e come spiegheremo meglio e più nel dettaglio di seguito, ci sono due opzioni che, rispettivamente prevedono la possibilità di fruire di detrazioni fiscali del 50% e del 65% nel caso in cui si installino sistemi per il trattamento dell’acqua: depuratori, purificatori e addolcitori.

Bonus acqua al 50%

La prima delle due alternative di cui andremo a parlare, chiamata per comodità con il nome di bonus acqua al 50%, prevede appunto la possibilità di detrarre al 50% la spesa sostenuta.

Chi intende fruire della detrazione fiscale del 50% deve aver installato un sistema di trattamento dell’acqua nell’ambito di un intervento più grande. Tale intervento deve aver comportato una manutenzione straordinaria, così come abbiamo precedentemente indicato.

Per esempio, è anche sufficiente abbinarlo al rifacimento dell’impianto idraulico o elettrico oppure, cosa molto frequente nelle ultime settimane, all’installazione dei condizionatori.

Per le spese sostenute per l’acquisto di un depuratore, purificatore o addolcitore d’acqua, è possibile fruire di una detrazione al 50% e dell’Iva agevolata al 10%.

Bonus acqua al 65%

La seconda opzione prevede la fruizione di un bonus al 65%. Si tratta di una possibilità prevista nei casi in cui il purificatore, il depuratore o l’addolcitore d’acqua rientri nella detrazione prevista dall’Ecobonus.

La detrazione fiscale del 65% è possibile solo e unicamente se la spesa per l’acquisto e per l’installazione del sistema venga inserita nel contesto di riqualificazione energetica.

Anche in questo caso, facciamo un esempio. Potrebbe essere abbinata all’acquisto di una caldaia a condensazione oppure alla sostituzione di un impianto di climatizzazione con uno meno inquinante. Insomma, c’è un vasto ventaglio di possibilità.

Quindi, se si rientra con un altro intervento nelle opere di riqualificazione energetica, anche sulla spesa per l’acquisto dei vari sistemi per il trattamento dell’acqua, si può tranquillamente fruire della detrazione del 65%.