Fare trading online: ecco quali sono i consigli degli esperti per evitare truffe. La promessa di elargire guadagni facili è utilizzata dai cyber criminali per mietere vittime, che desiderano arricchirsi investendo una somma di denaro.

Ogni giorno sul web si aggirano criminali e truffatori pronti a frodare gli utenti attraverso raggiri e meccanismi psicologici e mentali. Le frodi sono sempre più aggressive e sofisticate e sono legate al settore del trading online e delle criptovalute. L’Italia è il paese dove il numero di truffe online è cresciuto vertiginosamente e chiunque può cadere vittima nelle truffe telematiche. Gli esperti lanciano il monito e mettono sempre di più in guardia gli utenti a non trasferire soldi in cambio della promessa di ottenere guadagni veloci e ingenti.

Fare trading online: i consigli per evitare truffe

Sempre più spesso sul web si rischia di cadere vittime di truffe telematiche: in Italia il numero dei raggiri è cresciuto rispetto ad altri paesi dell’UE. Una ricerca condotta dagli esperti in psicologia, Renata Bongiorno e Paul Bain, ha messo in evidenza il fatto che sono necessari circa 9,1 milioni di euro per vivere una “vita da sogno”.

Alcuni hanno risposto che si accontenterebbero di un milione per vivere bene. Per moltissime persone il desiderio di ricchezza rimane una vera e propria priorità: ciò viene sfruttato dai truffatori che mettono in atto frodi sempre più aggressive. Al primo posto delle truffe online troviamo le truffe legate al mondo del trading online: si pensi alla diffusione del money muling che sta sempre di più mietendo vittime.

Fare trading online: truffe finanziarie e psicologia

Tutti quanti possono rimanere intrappolati: sia chi ha una cultura finanziaria bassa sia i laureati in materie finanziarie possono cadere vittime dei raggiri. Non c’è alcuna distinzione di sesso, età, cultura, professione, estrazione social: chiunque di noi può finire nella trappola dei truffatori. Il sogno di tutti è quello di arricchirsi e di realizzare guadagni senza fatica ed in modo veloce.

Non esistono vittime prescelte. Non a caso proprio il desiderio di arricchirci in modo veloce ci porta a investire somme di denaro e cadere vittime delle truffe finanziarie. Siamo dinanzi al dilagare di un fenomeno socio-psicologico: oggi l’individuo si pone al centro del sistema e ciò viene messo in atto attraverso il più facile arricchimento e raggiungimento degli obiettivi.

Truffe online: è un vero e proprio boom in Italia

In Italia il numero delle truffe online è cresciuto rispetto al resto dell’UE. Anche la Consob è recentemente intervenuta per contrastare il proliferare del fenomeno degli influencer finanziari, che promettono guadagni ingenti e facili. La massa, in particolare i giovani, si illude di ottenere una rendita mensile extra senza alcuna fatica. La maggior parte degli utenti che ascolta questi “personaggi” hanno una bassa cultura finanziaria e una scarsa disponibilità di risorse da investire.

Un altro aspetto preoccupante ed allarmante riguarda il fatto che coloro che cadono vittima di truffe finanziarie online non ammettono di essere stati raggirati. Nella maggior parte dei casi le vittime cercano di autogiustificarsi: si tratta di un atteggiamento del tutto errato che li fa cadere nuovamente vittime delle truffe finanziarie online. Dinanzi al fallimento, la maggior parte delle vittime cerca di alzare una barriera difensiva, spostando la responsabilità su altri soggetti.

Truffe finanziarie online: è necessaria maggiore cultura e consapevolezza finanziaria

Per difendersi dalle truffe online è necessaria una maggiore consapevolezza e cultura finanziaria, che ancora oggi manca in Italia. Nelle questioni finanziarie è bene comprendere quali siano le promesse del tutto irrealizzabili.

La maggior parte degli influencer promuove prodotti finanziari molto rischiosi: un grave errore è quello di puntare sulla leva finanziaria e non provvedere alla diversificazione del portafoglio investimenti. Il fenomeno degli influencer finanziari deve essere risolto e richiede l’intervento della Consob.