Prima casa: ecco le linee guida per acquistare un immobile ad uso residenziale. Il Fisco ha provveduto ad aggiornare le guidelines per acquistare una casa. Ecco le novità.
Acquistare una prima casa è il sogno nel cassetto di tantissimi italiani, ma non tutti sono al corrente che sono state introdotte significative novità in merito alle agevolazioni fiscali ed alle imposte. Dal momento che risulta essere una delle principali forme di investimento, l’amministrazione tributaria offre un quadro aggiornato sulle principali normative, in particolare sulle nuove regole per i giovani under 36 e sulle agevolazioni fiscali per chi decide di comprare un immobile ad uso residenziale. Grazie a tutti i benefici ed agevolazioni tributarie previste dalla normativa vigente i potenziali acquirenti possono acquistare una prima casa risparmiando.
Prima casa: le novità dell’Agenzia delle Entrate per acquistare
Chi è desideroso di acquistare una prima casa deve essere al corrente che ci sono interessanti novità: il quadro delle agevolazioni fiscali prima casa è stato aggiornato dall’Agenzia delle Entrate. Prima di comprare una prima casa è bene ottenere informazioni utili e accertarsi di acquistare il bene immobiliare dal proprietario. Prima di sottoscrivere un contratto preliminare il Notaio provvederà ad espletare importanti verifiche sulla situazione catastale e ipotecaria del bene immobiliare.
L’amministrazione fiscale ha approntato determinati strumenti che consentono di avere una conoscenza approfondita della casa che si vuole acquistare. Sul sito istituzionale del Fisco italiano sono fruibili determinati servizi, alcuni prevedono la registrazione ed altri nessuna registrazione, attraverso i quali si possono reperire informazioni sulla prima casa. Consultare la banca dati ipotecaria e catastale è un servizio del tutto gratuito solo nel caso in cui il soggetto istante sia titolare del diritto di proprietà o di qualsiasi diritto reale di godimento (usufrutto).
Come chiarito dalla stessa amministrazione fiscale sul sito istituzionale, grazie all’ispezione ipotecaria, si può consultare le note, i titoli e i registri. Accedendo ai servizi di pubblicità immobiliare è possibile monitorare le iscrizioni, le annotazioni e le trascrizioni presenti sui registri immobiliari. Attraverso un’ispezione ipotecaria si può conoscere il proprietario della casa e se sono presenti pendenze, ipoteche e se si tratta di una casa all’asta da acquistare.
Acquistare prima casa: il contratto preliminare
Il compromesso o contratto preliminare è un accorso concluso tra l’acquirente ed il venditore attraverso il quale ciascuna parte si impegna a sottoscrivere un successivo contratto di compravendita. Con la sottoscrizione dell’acquirente si perfeziona il trasferimento del diritto di proprietà del bene immobiliare.
Il compromesso viene stipulato nel caso in cui non sia possibile una vendita immediata, ovvero quando il soggetto acquirente è alla ricerca della sottoscrizione di un mutuo oppure quando il venditore attende la traditio di una nuova casa. Il preliminare deve essere redatto attraverso una scrittura privata o atto pubblico.
Acquistare prima casa: le imposte dovute
Come chiarito dal Fisco, il compromesso deve essere registrato entro 30 giorni dalla sottoscrizione. Nel caso di stipulazione con atto notarile, sarà il Notaio a provvedervi entro 30 giorni. Per perfezionare la registrazione sono dovute:
- l’imposta di bollo pari a 16 euro ogni cento righe o ogni quattro facciate,
- l’imposta di registro pari a 200 euro, a prescindere dal prezzo della compravendita.
L’imposta pagata con il compromesso viene detratta da quella dovuta per registrare il contratto definitivo di compravendita. Le imposte da pagare quando si acquista un immobile dipendono da differenti fattori e variano a seconda che il venditore sia un’impresa o un privato. Nel caso in cui il venditore sia un’impresa, la cessione beneficia dell’esenzione IVA. Le imposte da pagare sono ridotte quando l’acquisto viene perfezionato in presenza di determinati requisiti. L’immobile da acquistare deve appartenere a determinate categorie catastali: l’edificio deve trovarsi nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza fiscale o nel Comune in cui lavora.