Una notizia che ha lasciato a bocca aperta. E che, per certi versi, ha sconvolto un po’ il mondo del calcio e anche la politica. Già perché quando la famosa agenzia russa Tass ha diffuso l’agenzia e il nome di Daniele Orsato, in tanti si sono meravigliati. Anzi, per l’esattezza tanti sono rimasti attoniti, interdetti e senza parole, anche perché vedere il nome dell’ex grande arbitro, che non meno di qualche settimana fa si era dimesso dalla Can, su un’agenzia di stampa che di solito parla solo di guerra, è stata incredibile.

Ma la decisione è stata presa: Daniele Orsato sarà il principale consulente tecnico della Commissione arbitrale russa. Ad annunciarlo a sorpresa è stata la stessa Federcalcio di Mosca, che ha deciso di avvalersi dell’ex fischietto veneto. Un caso particolare, soprattutto di una federazione che ancora fa parte dell’Uefa, e ha lottato parecchio col Governo di Putin per restarci e non andare in Asia, ma che al tempo stesso è attualmente e ancora bandita da ogni competizione ufficiale che sia Uefa o Fifa.

Orsato va in Russia, ma la sua consulenza sarà da remoto: ecco contratto e durata

Daniele Orsato, che aveva diretto la sua ultima partita due mesi fa durante Inghilterra-Svizzera nei quarti di finale di Euro 2024, sarà inserito nell’organigramma come “esperto” principale nella commissione presieduta dal serbo Milorad Mazic. Una decisione, quella di Orsato, che pare abbia rifiutato incarichi anche all’interno della stessa Uefa, che ha destato più di qualche perplessità, soprattutto a livello politico.

Proprio lo stesso Orsato che non meno di qualche mese fa aveva rifiutato un’importantissima e ricchissima proposta dal calcio arabo per andare ad arbitrare ancora qualche stagione, si parlava di un milione di euro a stagione o poco di meno. Ma il fischietto di Schio aveva ringraziato, ma declinato l’offerta. E tanti si stanno chiedendo se stesse già trattando il suo nuovo incarico.

Una scelta, quella di accettare i rubli russi, che sta facendo molto rumore, se non altro perché la Federcalcio russa non è attiva e non può partecipare ad alcuna competizione poiché bandita per via dell’invasione della Russia in Ucraina. E l’Uefa, ma anche la Fifa, si sono adeguate alla decisione della Comunità Europea e degli Stati Uniti, ovvero quella di isolare qualsiasi manifestazione o qualsiasi evento che abbia come origine la Russia.

C’è da dire che sarà un incarico temporaneo, considerato che scadrà a dicembre, anche se si sussurra che potrebbe essere rinnovato per un altro anno o almeno sei mesi, a patto che Orsato sia d’accordo. Un lavoro che gli permetterà di farlo direttamente dalla sua abitazione e senza andare a Mosca, come si pensava inizialmente e come aveva fatto in precedenza un altro grande ex arbitro come Roberto Rosetti, che dal 2011 al 2013 è stato il capo degli arbitri in Russia. In quel periodo però la federazione russa non era impegnata in alcuna guerra, almeno non ufficiale e non riconosciuta come pericolo a livello mondiale, come è quella che c’è attualmente in Ucraina.