L’Iran ha giurato vendetta dopo l’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, di due settimane fa. Continuano i timori di un imminente attacco iraniano contro Israele. Sono in corso tentativi internazionali per allentare le tensioni in Medio Oriente. Secondo quanto riportano i media, il raggiungimento di un accordo nei colloqui del 15 agosto, sarebbe per Teheran l’unica via per non procedere.

L’attacco imminente dell’Iran contro Israele: le news di oggi

L’Iran insiste sul suo diritto di dare una “risposta” contro Israele in seguito all’uccisione del leader di Hamas dello scorso 31 luglio. Teheran e i suoi alleati attribuiscono la responsabilità dell’assasinio di Haniyeh a Israele, anche se Tel Aviv non ha rivendicato l’attacco. Dopo l’uccisione di Haniyeh sono aumentati i timori per un possibile attacco iraniano che potrebbe ostacolare gli sforzi di tregua nella Striscia di Gaza. Aumentano le preoccupazioni degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali relative all’eventuale scoppio di una guerra regionale.

Recentemente, Francia, Gran Bretagna e Germania hanno invitato i leader iraniani ad astenersi da un ulteriore escalation. I leader di questi tre paesi, avevano anche chiesto, in una dichiarazione congiunta, un cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e la distribuzione degli aiuti umanitari.

Teheran ha respinto gli appelli dell’Occidente. Secondo quanto riportano i media, il presidente iraniano Pezeshkian ha affermato, in una telefonata al premier britannico Starmer, che il silenzio dell’Occidente ha incoraggiato Tel Aviv a mettere a rischio la sicurezza regionale e mondiale.

I colloqui del 15 agosto

Un nuovo round di colloqui tra Israele e Hamas si terrà giovedì 15 agosto. Tel Aviv ha già confermato la propria presenza mentre il Qatar continua i sforzi al fine di garantire che Hamas sia rappresentata. Nonostante gli sforzi dei mediatori, un rappresentante di Hamas, Ahmed Abdel Hadi, ha dichiarato a Ria Novosti che non parteciperanno ai negoziati del 15 agosto. Ancora non è stato annunciato il luogo dell’incontro tuttavia si prevede che possa svolgersi a Doha.

Secondo alcuni analisti, è quasi certo che l’Iran e i suoi alleati risponderanno all’attacco avvenuto sul suolo iraniano ma il paese non sarebbe interessato a trascinare la regione in un conflitto più ampio. Gli Usa tengono la guardia alta. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha avvertito, lunedì 12 agosto, di un attacco che “potrebbe avvenire questa settimana”.

Times of Israel riporta, con riferimento ad un alto funzionario iraniano, che il regime lancerà un attacco nel caso in cui non si raggiunga un cessate il fuoco a Gaza. Il quotidiano riporta che se fallissero i colloqui o se l’Iran percepisse che Israele stia rallentando i negoziati, il regime potrebbe considerare un’eventuale azione militare diretta.