Non si placano i violenti incendi in Grecia che, da domenica 11 agosto 2024, stanno mettendo in ginocchio il Paese. Il rogo, scoppiato a Varnavas, 35 km a nord-est di Atene, si è diffuso rapidamente nell’area, costringendo le autorità a lanciare un disperato appello per aiuti internazionali. Oggi, 13 agosto 2024, sono attesi rinforzi, mentre è stato scoperto il cadavere della prima vittima: una donna di circa 60 anni, trovata all’interno di una fabbrica distrutta dalle fiamme che raggiungono anche 25 metri di altezza.

Nikolaos Lavranos, presidente della Federazione panellenica dei dipendenti per il servizio antincendi, ha dichiarato che “il fuoco è incontrollabile ed estremamente aggressivo“.

Incendi in Grecia oggi 13 agosto 2024: migliaia di persone in fuga, ancora fumo su Atene

Scene apocalittiche ad Atene dove i residenti, indossando maschere contro il fumo soffocante, nella giornata di ieri spruzzavano con tubi d’acqua le abitazioni nei sobborghi di Ne, Palaia Penteli e Vrilissia per proteggerle dal fuoco.

Le evacuazioni stanno andando avanti da domenica 11 agosto. Dopo la cittadina di Maratona, sono stati coinvolti almeno 11 villaggi e città a nord-est della capitale.

I vigili del fuoco hanno fatto sapere che oltre 700 pompieri, con quasi 200 autopompe, stavano cercando di contenere l’incendio, ma decine di velivoli hanno dovuto ritirarsi ieri, dopo il tramonto.

Il fumo incombe sul centro di Atene, mentre dense nuvole grigie circondavano il monte Pentelikon. L’incendio ha distrutto un palazzetto dello sport a Nea Penteli, nonché case e attività commerciali nella zona circostante. L’Osservatorio nazionale, il principale istituto greco di monitoraggio dei rischi naturali, è riuscito a salvarsi per pochissimo.

Intanto le autorità hanno aperto lo stadio olimpico nel nord di Atene e altre strutture sportive per ospitare gli sfollati. Tre grandi ospedali sono stati messi in allerta.

Ieri il bilancio parlava di 66 persone curate per ferite legate all’incendio, ma oggi è arrivata la segnalazione della prima vittima. L’agenzia ufficiale Ana ha fatto sapere che un corpo è stato scoperto in una fabbrica a Patima Halandriou, un comune i cui 70 mila abitanti sono stati in parte evacuati.

Primo contingente di soccorritori in arrivo dalla Francia

In soccorso della Grecia arriveranno gli aiuti di quattro Paesi Ue, tra cui l’Italia, che invieranno vigili del fuoco e mezzi. Anche Francia, Repubblica Ceca e Romania hanno deciso di contribuire allo sforzo.

Intanto un primo contingente di 91 soccorritori della sicurezza civile è partito dall’alba di oggi, 13 agosto, da Brignoles, in Francia, a bordo di diversi veicoli antincendio.

Fanno parte dei 180 vigili del fuoco e soccorritori e 55 camion mandati come rinforzi, nell’ambito di un meccanismo di protezione civile dell’Unione europea creato nel 2001, come ha annunciato il ministro francese, Gerald Darmanin.

Raggiungeranno prima il porto di Ancona e poi la Grecia via nave: una traversata della durata di 24 ore. Tra questi soccorritori, molti si sono già recati nel Paese in passato per contrastare gli incendi.

Cosa ha causato il mega incendio?

Il ministro della Protezione Civile Vassilis Kikilias aveva lanciato un allarme sabato 10 agosto. Aveva evidenziato proprio come metà del Paese fosse ad altissimo rischio incendi a causa delle alte temperature, dei forti venti e delle gravi condizioni di siccità.

Il rogo è poi riuscito purtroppo a propagarsi velocemente, nonostante un aereo per il bombardamento d’acqua abbia raggiunto la zona interessata in pochi minuti.

Secondo gli scienziati, le emissioni di combustibili fossili causate dall’uomo stanno peggiorando la durata, la frequenza e l’intensità delle ondate di calore in tutto il mondo.

L’aumento delle temperature, stando a quanto affermato dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico Ue, sta avendo come conseguenza stagioni più lunghe per gli incendi. Nonché un aumento della superficie bruciata dalle fiamme.

Una tragedia simile si è già verificata in Grecia nel 2018. A Mati, zona costiera vicino a Maratona, morirono 104 persone per errori e ritardi nell’evacuazione.