Chi era Valentina Fino? Terribile tragedia sull’Appennino Reggiano, dove una ragazza ha perso la vita dopo essere scivolata in una scarpata.
La vittima è Valentina Fino, grande appassionata di escursioni in montagna e che nella giornata di sabato 10 agosto 2024 stava procedendo lungo un sentiero con il proprio fidanzato. Poi un imprevisto ha spezzato per sempre la sua ancora giovane vita.
Chi era Valentina Fino: età, origini e dove lavorava
Valentina Fino aveva 31 anni era originaria di Bologna. Aveva raggiunto la laurea in scienze infermieristiche nel 2016 e l’anno dopo si era spostata a lavorare a Monaco di Baviera Germania. Per un lungo periodo ha esercitato la sua professione nel reparto di Neonatologia dell’ospedale cittadino.
Con la pandemia Covid-19 aveva deciso di rientrare in Italia. In un primo momento a Bolzano, per poi rientrare nella provincia di Bologna. Attualmente viveva a Loiano, un piccolo comune non molto distante dal Capoluogo della Regione Emilia Romagna. Dal 2020 svolgeva l’incarico di infermiera per ANT di Bologna, associazione senza scopo di lucro che si dedica all’assistenza domiciliare alle persone affette da tumore.
Proprio questa fondazione ha omaggiato la sua memoria, pubblicando un toccante post sulla propria pagina Facebook. La presidente di ANT Bologna, Raffaella Pannuti, ha espresso il cordoglio a nome di tutta l’associazione, mentre tutta l’equipe medico-sanitaria che la conosceva si è detta profondamente scioccata dalla sua prematura scomparsa.
Valentina Fino amava il suo lavoro, nel quale si dedicava con massimo impegno con determinazione e sempre con il sorriso. Una caratteristica immancabile sul volto di Valentina, con cui cercava di portare un piccolo sollievo ai malati che assisteva.
Accanto al lavoro, alimentava un’altra profonda passione, quella della montagna. Appena aveva un momento libero cercava un sentiero immerso nella natura e godere della pace e della tranquillità di questi luoghi lontani dal caos cittadino. Abitando in prossimità di Bologna, le zone più battute erano quelle dell’Appennino Emiliano. Amava condividere con gli amici questi momenti di felicità. Le sue pagine social mostrano infatti diverse immagini, mentre esplorava sentieri di montagna con il suo fidato cane Linus.
La ricostruzione della tragedia
Quello che è capitato sabato 10 agosto è ancora avvolto dal mistero. Valentina Fino si era recata in compagnia del suo fidanzato 34enne nei pressi dell’Alpe di Succiso, a pochi chilometri dal comune di Ventasso, in provincia di Reggio Emilia. Doveva essere una giornata di spensieratezza e divertimento, completamente immersi nella natura incontaminata.
E di fatto fino al pomeriggio era un’escursione perfetta. Valentina Fino aveva infatti condiviso in presa diretta, attraverso alcune stories di Instagram, i luoghi visitati. Aveva anche mostrato come i due compagni avessero superato senza problemi una porzione di sentiero attrezzata. I due giovani erano infatti escursionisti sufficientemente esperti, con parecchie avventure alle spalle.
Nel pomeriggio di sabato, stavano percorrendo il sentiero Cai 675 “Barbarossa” in località Ghiaccioni, non lontano dal rifugio Rio Pascolo, quando è avvenuta la tragedia. Valentina Fino è precipitata in una scarpata, da un’altezza di circa 100 metri. Il suo fidanzato non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi dell’incidente e non ha dunque potuto salvarle la vita.
È stato proprio il 34enne a allertare subito i soccorsi, spiegando quanto fosse accaduto. Per la giovane però non c’è stato nulla da fare: è deceduta sul colpo a causa delle fratture multiple riportate nella caduta. La salma è stata recuperata dal personale del Soccorso Alpino e speleologico Emilia Romagna con l’ausilio dei vigili del fuoco di Castelnovo Monti.
Il fidanzato è apparso tremendamente sconvolto dalla vicenda e non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione pubblica.
Al momento la ricostruzione dell’accaduto è ancora in fase di analisi da parte delle autorità. È sufficientemente verosimile che la ragazza sia accidentalmente caduta nel dirupo, forse per una sbadataggine o per un leggero cedimento del terreno.