Scatta dal 1° ottobre 2024 l’obbligo di avere la patente a crediti per le imprese che lavorano nei cantieri. Lo strumento, introdotto dal decreto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) numero 19 del 2024, ha quale obiettivo quello del contrasto al lavoro irregolare e di incrementare la sicurezza nei cantieri dei lavori edili.
Chi deve avere la patente a punti dal 1° ottobre 2024?
La patente a punti riguarderà, dal 1° ottobre prossimo, una platea di 800mila imprese. Il possesso di questo strumento sarà requisito essenziale per lavorare nei cantieri fissi e mobili e riguarderà:
- le società di capitali;
- le società di persone;
- le imprese individuali;
- le cooperative;
- i consorzi;
- le altre forme aziendali.
Si ricorda che la patente a crediti riguarda anche le aziende con sede in Unione Europea o nei Paesi extra Unione Europea. Non vige l’obbligo per le imprese che effettuano essenzialmente solo forniture o prestazione di tipo intellettuale.
Come si ottiene la patente a punti?
La patente a crediti dovrà essere richiesta dalle imprese interessate all’ispettorato nazionale del lavoro (INL). La procedura prevede la presentazione della domanda in modalità telematica, sul sito ispettorato.gov. it. Una volta presentata la domanda e in attesa che la patente venga rilasciata, l’impresa può continuare gli interventi nei cantieri.
Cosa serve per presentare la domanda all’Ispettorato del Lavoro?
Per ottenere la patente a crediti, che viene rilasciata in modalità e in formato digitale, l’impresa o la ditta o il lavoratore individuale devono possedere determinati requisiti. Tra questi, si ricorda:
- l’iscrizione alla Camera di commercio;
- il possesso del Documento unico di regolarità contributiva (Durc);
- certificazione di regolarità fiscale, con possibilità di effettuare un’auto-dichiarazione;
- gli adempimenti relativi alla formazione come previsto dal decreto legislativo 81 del 2008, per tutte le unità lavorative, con autodichiarazione sostitutiva dell’atto notorio;
- il Documento di valutazione dei rischi (Dvr), con autodichiarazione sostitutiva dell’atto notorio;
- la designazione dell’unità responsabile del servizio di prevenzione e di protezione (Rspp), qualora prevista (con autodichiarazione sostitutiva dell’atto notorio).
Patente a crediti, quanti punti servono per continuare a intervenire nei cantieri?
La normativa relativa alla patente a crediti dettata dal decreto Pnrr del 2024, stabilisce che per poter intervenire nei cantieri le imprese debbano avere non meno di 15 punti. Una volta fatta richiesta della patente a punti all’Ispettorato del Lavoro, l’impresa ottiene il documento elettronico con una dote iniziale di 30 punti. Altri 30 crediti possono essere assegnati all’azienda richiedente tenendo conto della storicità.
Di questi crediti aggiuntivi, fino a 10 si possono ottenere in base alla data di iscrizione alla Camera di commercio. I restanti 20 crediti aggiuntivi possono essere assegnati conteggiando un credito ogni due anni di attività, a partire dal rilascio della patente a crediti. L’incremento avviene se non vengono contestate delle violazioni.
Tutta una serie di attività possono essere utili per ottenere un altro ammontare di 40 punti che incrementa il credito della patente. Infatti, si possono conteggiare spese effettuate dall’azienda per la formazione e per gli investimenti in tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Altri crediti arrivano dalla formazione obbligatoria.
Quanto c’è la revoca o la sospensione?
I crediti che l’impresa sulla patente a crediti possono andare perduti per tutta una serie di violazioni delle norme sulla sicurezza. Si può prendere visione di tali norme nell’allegato I bis del decreto legislativo 81 del 2008. Tuttavia, il funzionamento elastico della patente a crediti consente alle imprese di recuperare i punti perduti: facendo investimenti sulla sicurezza e incrementandone, dunque, il livello negli ambienti di lavoro, le imprese possono recuperare i punti perduti.
Tuttavia, il decreto istitutivo stabilisce anche delle situazioni in cui la patente a crediti viene sospesa o, addirittura, revocata. La revoca avviene quando si accerti che le dichiarazioni rese sui requisiti richiesti non sono vere. Altri casi di revoca consistono nella grave omissione della formazione obbligatoria.
Interviene la sospensione, fino a un anno, nel caso in cui nel cantiere si verifica un infortunio mortale con causa imputabile all’impresa stessa. Per infortuni cause di inabilità permanente o di menomazione irreversibile di uno o più unità lavorative, può essere disposta la sospensione della patente.