L’Assegno Unico e Universale rappresenta una delle principali forme di sostegno economico per le famiglie italiane con figli a carico. Questo sussidio viene erogato dall’INPS su base mensile e accreditato direttamente sul conto corrente bancario o postale, su carta di credito o debito, o su libretto di risparmio dotato di codice IBAN. Tuttavia, può capitare che sia necessario modificare l’IBAN precedentemente comunicato all’INPS, ad esempio a causa dello smarrimento della carta, della sostituzione della banca o di altri motivi simili. Andiamo a vedere come comunicare la modifica IBAN e aggiornare le coordinate bancarie sulla domanda di Assegno Unico.

Modifica IBAN per assegno unico: quando è necessario

La necessità di modificare l’IBAN associato all’assegno unico può sorgere in diverse circostanze. Alcuni dei motivi più comuni includono:

  • Sostituzione della carta bancaria: quando la banca emette una nuova carta con un codice IBAN differente, ad esempio a seguito della scadenza o smarrimento della precedente.
  • Cambio di banca: se il titolare del conto decide di chiudere il vecchio conto e aprirne uno nuovo presso un’altra banca.
  • Blocco della carta per motivi di sicurezza: in caso di furto o frode, può essere necessario bloccare la vecchia carta e sostituirla con una nuova, comportando un cambiamento di IBAN.
  • Smarrimento della carta Postepay: per chi utilizza una carta Postepay, la perdita della stessa richiede l’aggiornamento dell’IBAN associato alla domanda di Assegno Unico.

Modifica IBAN per assegno unico: come comunicarlo all’INPS

La procedura per aggiornare il codice IBAN sul portale INPS è semplice e può essere completata direttamente online tramite PC, tablet o smartphone. Ecco i passaggi da seguire:

  • Accesso al portale INPS: il primo passo è accedere al portale INPS nella sezione dedicata all’Assegno Unico e Universale. Per accedere, è necessario utilizzare una delle identità digitali riconosciute, come SPID, CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
  • Sezione “Assegno Unico e Universale per i Figli a Carico”: una volta effettuato l’accesso, occorre dirigersi alla sezione specifica per l’Assegno Unico. Qui, sarà disponibile l’opzione per “Consultare e gestire le domande già presentate“.
  • Modifica delle coordinate bancarie: All’interno della sezione di gestione delle domande, sarà possibile selezionare l’opzione “Modifica” per aggiornare l’IBAN. Inserire il nuovo codice IBAN, assicurandosi che sia corretto, magari utilizzando la funzione di copia e incolla per evitare errori di digitazione.
  • Salvataggio delle modifiche: dopo aver inserito il nuovo IBAN, è fondamentale ricordarsi di salvare la modifica. Il sistema non salva automaticamente le modifiche, pertanto, per garantire che l’aggiornamento sia registrato correttamente, il salvataggio manuale è un passaggio indispensabile.

Sebbene sia possibile effettuare questa operazione da qualsiasi dispositivo, è consigliabile utilizzare un PC per evitare problemi tecnici o difficoltà legate alla visualizzazione del sito su schermi più piccoli, come quelli di smartphone o tablet. Il portale INPS è ottimizzato per l’utilizzo su desktop, quindi procedere con un computer potrebbe ridurre il rischio di incappare in errori durante la modifica.

Assegno Unico: chi può richiederlo e come funziona

L’Assegno Unico e Universale è una misura di sostegno economico rivolta a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dal livello di reddito. Tuttavia, l’importo erogato può variare a seconda del valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) presentato. È possibile richiedere l’Assegno Unico anche senza presentare l’ISEE, ma in tal caso verrà corrisposto solo l’importo minimo previsto dalla legge. Per ottenere un assegno commisurato al proprio reddito, è consigliabile presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e richiedere l’ISEE.

Requisiti per l’Assegno Unico

I genitori che desiderano richiedere l’Assegno Unico devono rispettare alcuni requisiti fondamentali, tra cui:

  • Figli minorenni a carico: l’assegno è destinato ai nuclei familiari con figli minorenni a carico.
  • Figli con disabilità: non vi è alcun limite di età per i figli con disabilità a carico, che possono continuare a beneficiare dell’assegno.
  • Nuovi nati: l’assegno può essere richiesto a partire dal settimo mese di gravidanza.
  • Figli fino a 21 anni: l’assegno può essere erogato per figli a carico fino al compimento dei 21 anni, purché siano iscritti a un corso di laurea, formazione scolastica o professionale, svolgano il servizio civile universale, un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000 euro annui, oppure siano disoccupati e in cerca di lavoro.