La separazione è arrivata inaspettatamente: Alvaro Morata ha annunciato tramite una storia su Instagram la fine del suo matrimonio con Alice Campello, madre dei suoi quattro figli. Alice ha già rimosso il cognome del marito dal suo profilo.
Perché Morata e Alice Campello si sono lasciati?
L’attaccante del Milan ha annunciato così la separazione: “Dopo un periodo di riflessione, Alice e io abbiamo deciso di intraprendere strade separate. È stata una relazione splendida e rispettosa, in cui ci siamo amati e sostenuti reciprocamente. Gli anni trascorsi insieme sono stati meravigliosi e hanno portato alla nascita dei nostri quattro figli, che sono senza dubbio il nostro bene più prezioso. È una decisione dolorosa, perciò chiediamo rispetto ed empatia”.
La loro storia d’amore è durata otto anni, durante i quali sono nati i gemelli Alessandro ed Edoardo, ora di 6 anni, Leonardo di 3, e Bella di 1 anno. “Non si creino storie per cercare un attimo di notorietà – ha continuato Morata nella storia su Instagram – perché, lo ripeto, non c’è mai stata mancanza di rispetto tra noi, solo continue incomprensioni che, a lungo andare, hanno logorato la nostra relazione. Alice avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, e tutto ciò che abbiamo vissuto insieme è stato straordinario e un’importante lezione di vita”.
La coppia aveva recentemente trascorso insieme le vacanze dopo la vittoria della Spagna agli Europei, e nulla sembrava indicare un’imminente rottura. Al contrario, il ritorno in Italia del calciatore spagnolo di 31 anni, ingaggiato da poco dal Milan per la sua terza esperienza nel calcio italiano dopo le due con la Juventus, rappresentava per la 29enne imprenditrice e blogger veneta un ritorno alle origini.
Tuttavia, non tutte le storie d’amore hanno un lieto fine, come ha confermato la stessa Alice in una sua storia su Instagram: “Non c’è nessuna terza persona, ringrazio Alvaro per il marito e padre che è stato. Ci eravamo promessi che la nostra relazione non sarebbe mai diventata tossica, e di fronte alle attuali incomprensioni, non vogliamo farci del male”.