Ha il colore del mare, ma ha trovato la sua celebrità a Roma nell’ambito della movida LGBTQIA. Indovinato di quale drink stiamo parlando? Naturalmente dell’Angelo azzurro, cocktail dalla gradazione decisamente elevata (circa 35°) che può far perdere decisamente ogni inibizione se si esagera un po’! Se vi piace osare e amate le note agrumate, secche ed aspre, questo è il drink che fa per voi. La base è infatti data dal liquore all’arancia Blue Cucaçao, con l’aggiunta di un goccio di Gin, di Triple Sec (in origine Cointreau) e una spruzzatina di limone.
Qualche curiosità
Partiamo dal nome del cocktail, Angelo azzurro, che si deve proprio alla presenza del liquore blu Blue Curaçao. Alcuni però sostengono che il nome faccia invece riferimento agli effetti provocati da questo drink così alcolico, che tende a far perdere lucidità, facendo volare, in senso figurato, chi lo beve.
Per quanto riguarda invece le sue origini, alcuni ritengono che si tratti semplicemente di una variante del Blue Lagoon, drink nato in Italia fra gli anni Cinquanta e i Sessanta. C’è invece chi ritiene che sia un omaggio all’omonimo film di Marlene Dietrich del 1930. Proprio la celebre diva parigina della prima metà del Novecento, infatti, cominciava con questo cocktail le serate in cui voleva “spiccare il volo”
Per altri, invece, il cocktail Angelo azzurro venne ideato in onore del personaggio dei manga giapponesi Kenshiro, che aveva tra i suoi soprannomi proprio quello di “Angelo azzurro”.
Inoltre impossibile tralasciare il fatto che il cocktail Angelo azzurro fosse il preferito di James Crockett, l’attore che interpretava Sonny nel telefilm Miami Vice.
Come si prepara l’Angelo azzurro cocktail
Se avete voglia di qualcosa di forte, preparare in casa l’Angelo azzurro cocktail non è per nulla difficile e il procedimento è alla portata di tutti, proprio come quello del Manhattan o del Long Island Ice Tea. Gli ingredienti necessari sono i seguenti:
- Gin 6 cl
- Triple sec 4 cl
- Blue curacao 1 cl
- Ghiaccio
- 1 fettina di limone per guarnire
Oltre agli ingredienti vi serviranno anche uno shaker nel quale mixarli e un calice Martini in cui servire il cocktail.
Per volare con il vostro Angelo azzurro, cocktail che, ricordate, è decisamente alcolico, prendete lo shaker e versateci dentro del ghiaccio, il gin e il Triple sec. Aggiungete poi anche il Blue curacao, agitate bene e servite subito in un calice Martini precedentemente raffreddato in congelatore. Il servizio dell’Angelo Azzurro cocktail va fatto in un bicchiere molto freddo: per questo la coppa Martini va lasciata in freezer per circa 30 minuti prima di versarci il cocktail.
Se avete necessità di portarvi avanti con i tempi della realizzazione del vostro drink, il consiglio è quello di preparare il mix di Gin, Blue Curaçao e Triple sec in anticipo, conservando poi la mistura in frigorifero. Appena prima di servirla shakeratela con ghiaccio e succo di limone. Se invece volete conservare il cocktail già pronto, meglio sostituire il succo di limone con la limonata industriale, anche se il sapore ci rimette qualcosa.
Qualche sfiziosa variante
Oltre alla ricetta classica del cocktail Angelo azzurro, esistono anche delle sfiziose varianti. Partiamo da quella che alleggerisce un po’ la gradazione alcolica di questo drink. Per realizzarla non vi serve lo shaker, né la coppa Martini, bensì solo un semplice tumbler. Metteteci abbondante ghiaccio (per diluire la concentrazione alcolica del drink) e miscelate tutti gli ingredienti direttamente nel bicchiere.
Altre versioni prevedono di giocare un po’ con le componenti alcoliche del cocktail, escludendo ovviamente il Blue curacao, senza il quale l’Angelo azzurro non sarebbe più azzurro. Potete scegliere di sostituire il gin con della vodka o del rum bianco, ma anche di aggiungere semplicemente del succo di limone o della limonata: in questo caso il cocktail Angelo azzurro diventa il famosissimo Bomba Blu.
Se infine volete dare al bicchiere del vostro drink un aspetto decisamente anni Ottanta, frizionate i bordi con mezzo limone e poi passateli nello zucchero semolato.