L’invalidità civile viene riconosciuta a chi presenta una ridotta capacità lavorativa e anche al 67% spettano alcune particolari agevolazioni.

Infatti, è proprio l’accertamento della condizione, da parte di una Commissione, che comporta l’attribuzione di una serie di benefici. Questi variano in base al grado di disabilità.

Vediamo quali sono tutte le agevolazioni previste, ma prima facciamo una panoramica veloce e completa sull’invalidità civile e come viene riconosciuta.

Cos’è e a chi viene riconosciuta l’invalidità civile

L’invalidità civile è una prestazione che viene riconosciuta a chi è stata riscontrata una diminuzione, totale o parziale, delle capacità fisiche o psichiche tali da portare:

  • L’inabilità al lavoro;
  • L’incapacità a svolgere i compiti della vita quotidiana.

Nel primo caso, ci si riferisce alle persone di età compresa tra i 18 anni e i 67 anni, mentre nel secondo caso, a tutte le età.

Viene riconosciuta in percentuale, a seconda della gravità delle condizioni. La Commissione Inps designata ha il compito di riconoscere e accertare la condizione di invalidi civili, esaminando le condizioni di salute di chi presenta la domanda di invalidità.

Ma, in alcuni casi, può essere riconosciuta anche dal giudice, qualora venga presentato ricorso in caso di verbale Inps negativo.

Invalidità civile, le agevolazioni per chi ha il 67%

Gli invalidi civili, a seconda della percentuale di invalidità, hanno diritto ad una serie di benefici. Nel caso di invalidità civile del 67% spettano una serie di agevolazioni e diritti. Si tratta, in effetti, di coloro che hanno una percentuale superiore ai 2/3.

Ecco la lista dei benefici:

  • Esenzione ticket per esami di laboratorio e visite specialiste, relative alle patologie che hanno comportato l’invalidità;
  • Priorità nella scelta delle sedi di lavoro, se al contempo beneficiario della Legge 104;
  • Congedo straordinario per cure;
  • Iscrizione nelle liste delle categorie protette, presso i Centri per l’Impiego, che agevola l’assunzione presso aziende private o pubbliche;
  • Protesi e ausili gratuiti relativi alle patologie che hanno comportato l’invalidità;
  • Esonero dalla visita fiscale per le patologie che hanno comportato l’invalidità;
  • Contrassegno per parcheggi riservati ai disabili, previa specifica indicazione della Commissione medica;
  • Preferenza nell’assegnazione delle case popolari;
  • Agevolazioni sul trasporto pubblico, con tariffe agevolate in base al valore del proprio Isee;
  • Bonus barriere architettoniche negli edifici esistenti, consente la detrazione fino al 75% delle spese sostenute;
  • Assegno ordinario di invalidità.

Quando spetta l’assegno ordinario di invalidità civile per chi ha il 67%?

In merito all’assegno invalidità, precisiamo si tratta di una prestazione economica erogata dall’Inps, ma solo agli invalidi civili a cui è stata riconosciuta una percentuale superiore ai 2/3, ovvero pari al 67%.

Tuttavia, il requisito sanitario non basta per avere l’assegno di invalidità, ma occorre il rispetto del requisito contributivo. Spetta nel momento in cui sono stati maturati almeno 5 anni di contributi, dei quali 3 devono essere stati versati nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda. Lo stesso importo varia in base ai contributi versati e può essere ridotto se il reddito supera 4 volte il trattamento minimo.

L’assegno ordinario di invalidità dura tre anni, ma può essere confermato al persistere delle condizioni. Inoltre, dopo tre riconoscimenti consecutivi, il beneficio diventa automatico. Tuttavia, l’Inps può sempre sottoporre il beneficiario a revisione.

Pensione invalidi civili al 67%

Concludiamo questa rassegna vedendo se gli invalidi civili al 67% hanno anche diritto all’assegno o alla pensione. Chi ha un’invalidità al 67% non ha diritto alla percezione di altre provvidenze economiche diverse dall’assegno ordinario di invalidità.

Infatti, per poter beneficiare dell’assegno mensile di assistenza è necessario avere almeno il 74%, invece, per la pensione occorre l’invalidità al 100%.