Cosa fare se il rimborso fiscale è errato? Cosa accade se il rimborso predisposto dal Fisco italiano ha un importo del tutto errato? Come comportarsi? Facciamo chiarezza.
Dal momento che anche l’Agenzia delle Entrate può commettere qualche errore, si può verificare qualche caso in cui l’accredito del rimborso mostri un importo sbagliato. Come deve comportarsi il contribuente? Se l’ammontare ricevuto è più basso di quanto spettava basta farlo presente all’amministrazione tributaria. Come comportarsi se l’importo accreditato è superiore rispetto a quello spettante? Scopriamolo in questa guida dedicata come ricevere il rimborso fiscale spettante dall’Agenzia delle Entrate. Facciamo chiarezza.
Rimborso fiscale errato: come comportarsi?
Può capitare che anche l’Agenzia delle Entrate commetta qualche errore di accredito. In caso di importo errato, il contribuente dovrà attivarsi e contattare il Fisco italiano per regolarizzare la propria situazione sia in caso di importo maggiore o minore rispetto a quello spettante. Negli ultimi anni i rimborsi fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate sono stati più veloci, ma ciò non implica che siano privi di errori. Sarà il Fisco italiano a dare indicazioni ai contribuenti su come comportarsi nel caso in cui sia accreditato un rimborso fiscale con un importo errato.
In seguito ai controlli espletati dall’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione tributaria invia una comunicazione che notifica un rimborso maggiore o minore rispetto a quanto richiesto dal contribuente in seguito alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Nella notifica inviata dal Fisco si avverte il contribuente dell’esistenza di un credito maggiore, il quale è emerso dalle operazioni di liquidazione automatizzata.
Rimborso fiscale errato: cosa notifica l’Agenzia delle Entrate al contribuente?
Se il Fisco comunica al contribuente che la somma spettante è superiore rispetto a quella effettivamente erogata, le soluzioni sono due:
- chiedere il rimborso fiscale per l’anno in corso,
- confermare il credito nella dichiarazione dei redditi l’anno successivo. Il credito spettante potrà essere utilizzato per compensare i debiti oppure si trasformerà in rimborso.
In ogni caso il contribuente può chiedere ulteriori delucidazioni recandosi presso un ufficio territoriale oppure telefonare al numero 800.90.96.96 (da telefono fisso) o al numero 0696668907 (da cellulare). I rimborsi vengono accreditati direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente del contribuente: è rilevante monitorare di aver comunicato al Fisco italiano i dati dell’Iban corretti. Nel caso di eventuali cambiamenti relativi all’IBAN vanno comunicati all’amministrazione tributaria:
- basta utilizzare il form reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate da allegare al messaggio di Posta Elettronica Certificata (PEC) dall’indirizzo dell’interessato,
- il form può essere presentato presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate insieme ad una copia del documento di identità in corso di validità.
Rimborso fiscale “non effettuato”: cosa fare?
Se l’accredito del rimborso fiscale risulta “non effettuato” implica che ci troviamo dinanzi ad uno dei seguenti casi:
- le coordinate bancarie presentano errori,
- il contribuente/creditore non coincide con il soggetto intestatario del conto corrente,
- nel momento della liquidazione delle somme il conto corrente è stato chiuso.
Al verificarsi di una delle seguenti casistiche, la somma viene restituita all’Agenzia delle Entrate, che tenterà di emettere il rimborso una seconda volta dopo aver accertato di aver apportato le correzioni necessarie.
Rimborso fiscale effettuato con assegno
Può capitare che l’amministrazione tributaria emetta il rimborso fiscale spettante al contribuente con un assegno da riscuotere entro 60 giorni dall’emissione. Entro il medesimo intervallo di tempo il contribuente può provvedere al versamento dell’assegno sul conto corrente di cui è intestatario. Nel caso in cui l’assegno non venga riscosso entro il termine di validità, la somma viene restituita all’Agenzia delle Entrate.
L’amministrazione fiscale emetterà il rimborso fiscale una seconda volta: se la somma non viene riscossa anche questa volta il contribuente deve provvedere a presentare una determinata domanda per ricevere quanto dovuto. Si può contattare il numero verde dell’Agenzia delle Entrate o recarsi in un ufficio postale dislocato sul territorio nazionale.