L’ultima volta era stato rieletto a giugno. A 82 anni, era la sua ottava volta da sindaco. Giancarlo Ianese era molto amato dai suoi concittadini di San Nicolò Comelico, in provincia di Belluno. Tant’è che oggi, 10 agosto 2024, quando si è diffusa la notizia della sua morte, sono rimasti tutti increduli e smarriti. Il sindaco dei record, il sindaco “instancabile”, come qualcuno lo chiamava, era più di un semplice primo cittadino, ma un vero e proprio simbolo per i 385 abitanti di San Nicolò, un paesino di montagna dell’appenino veneto.

Chi era Giancarlo Ianese, la causa della morte del sindaco di San Nicolò Comelico

Comelico era un punto di riferimento non solo per gli abitanti del suo paesino, ma per l’intera provincia. Impegnato da sempre in politica, a giugno scorso era stato eletto per l’ottava volta sindaco di San Nicolò Comelico per l’ottava volta. E oggi a dare la notizia della sua improvvisa scomparsa è stato il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. Ianese sarebbe stato stroncato da un infarto mentre era nella sua casa. E’ stato ritrovato già privo di vita sul suo divano.

Il ricordo del Presidente della Provincia di Belluno

Il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, ha ricordato Giancarlo Ianese con queste parole:

“Ha incarnato il senso delle istituzioni e al contempo anche uno sconfinato amore per il territorio. Di lui colpiva il profondo senso del dovere e la passione infaticabile con cui ricopriva l’incarico da sindaco di San Nicolò e da presidente dell’Unione Montana Comelico”

Poi, il Presidente della Provincia di Belluno ha aggiunto:

“In una recente intervista, aveva espresso un concetto tanto schietto e ruvido quanto reale: che se non si trovano più persone disposte a fare gli amministratori nei piccoli Comuni è perché un sindaco deve risolvere i problemi, ascoltare la gente, avere a cuore il bene pubblico ed essere sempre presente, come è stato lui. Ricordo quando veniva a trovarmi in Provincia per sottopormi le sue idee e i suoi progetti, l’entusiasmo che aveva sempre nonostante l’età e la fatica dell’amministrare. Ci mancheranno queste caratteristiche, ma sapremo farne tesoro”

I sindaci recordman, i casi Russo e De Mita

In effetti la problematica sollevata da Ianese – quella della difficoltà di trovare persone che si impegnino in politica nei piccoli e piccolissimi comuni – è sempre più diffusa. Ma anche in centri più importanti non mancano esempi di resilienza come il suo. A Pomigliano d’Arco, ad esempio, l’anno scorso, nel 2023, è stato eletto per la settima volta il classe 1939 Lello Russo. E sempre volendo restare in Campania, un ex premier del calibro di Ciriaco De Mita, scomparso nel maggio del 2022, ha fatto il sindaco della sua Nusco fino al termine della sua vita. Era il 2019 quando fu eletto. Ma era solo la sua seconda volta.