Elia Viviani è uno dei ciclisti italiani più talentuosi e versatili degli ultimi anni, con una carriera che si è distinta sia sulle strade che sulle piste di tutto il mondo. Ora è impegnato nelle Olimpiadi di Parigi 2024, in cui ha vinto la medaglia d’argento in compagnia di Simone Consonni. Nato il 7 febbraio 1989 a Isola della Scala, ha iniziato la sua carriera professionistica nel 2010 e da allora ha accumulato una serie impressionante di vittorie.
Chi è Elia Viviani: età, altezza e carriera
Alto 177 cm, Elia Viviani ha iniziato a dimostrare il suo talento ciclistico fin da giovanissimo. Tra il 1998 e il 2005 ha gareggiato nelle categorie giovanissimi, esordienti e allievi con il Gruppo Sportivo Luc Bovolone di Lino Scapini. Durante questi anni si è distinto sia su strada che su pista. Ha conquistato numerose vittorie. Nel 2005, è stato selezionato per indossare la maglia azzurra ai Giochi Olimpici europei giovanili, dove ha vinto la medaglia d’oro sia nella prova in linea che nella corsa a punti. Viviani è stato poi notato da Paolo Slongo, che sarebbe diventato una figura chiave nella sua carriera. Slongo lo ha infatti guidato e sostenuto fino al suo esordio tra i professionisti.
Nel biennio 2006-2007 è passato alla categoria juniores. Ha corso per la FDB-Car Diesel di Remo Cordioli. Qui ha ottenuto ben quindici vittorie su strada e trentaquattro in pista, inclusi titoli europei e italiani. Poi ha conquistato due medaglie di bronzo ai Campionati Mondiali. Durante questa fase della sua carriera ha sviluppato una forte rivalità e amicizia con Andrea Guardini, velocista veronese e suo coetaneo. I due si sono spesso sfidati su strada, mantenendo sempre un profondo rispetto reciproco. Hanno collaborato con successo nelle gare su pista, vincendo diversi titoli insieme. Questa rivalità amichevole è continuata anche negli anni successivi, quando entrambi sono diventati professionisti.
Nel 2008, Viviani è passato alla categoria Under-23 con la squadra veneta Marchiol di Giuseppe Lorenzetto. Qui, il direttore sportivo Biagio Conte lo ha affiancato al più esperto Jacopo Guarnieri, permettendogli di crescere e fare esperienza senza eccessive pressioni. Nonostante fosse al suo primo anno in questa categoria, Viviani ha ottenuto due vittorie, a cui se ne sono aggiunte altre sette nel 2009, tra cui il successo nella Popolarissima, una delle più prestigiose classiche dilettantistiche italiane. Anche se Viviani si è affermato principalmente come velocista, ha dimostrato di essere un corridore versatile, capace di imporsi sia in volata che in solitaria, definendosi più un passista veloce che un puro velocista.
I successi di Elia Viviani
Sul fronte delle corse su strada Viviani ha dimostrato le sue straordinarie capacità di velocista, conquistando cinque tappe al Giro d’Italia. La sua prima vittoria è arrivata nel 2015, seguita da un’eccezionale performance nel 2018, quando ha vinto quattro tappe e si è aggiudicato la maglia ciclamino, simbolo del leader della classifica a punti. Nello stesso anno ha trionfato anche in tre tappe della Vuelta a España, e nel 2019 ha aggiunto una vittoria di tappa al Tour de France al suo palmarès. Viviani ha inoltre dimostrato la sua forza nelle corse di un giorno, vincendo per tre volte consecutive la Classica di Amburgo dal 2017 al 2019, oltre alla Bretagne Classic Ouest-France nel 2017. Sempre nel 2018, è diventato campione italiano in linea, e nel 2019 ha conquistato il titolo europeo.
Ma il talento di Viviani non si limita alle strade. Sul velodromo, ha raggiunto vette altrettanto alte. Il suo più grande successo è stato la medaglia d’oro nell’omnium ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, seguita dalla medaglia di bronzo nella stessa specialità ai Giochi di Tokyo 2020. Nel 2024, a Parigi, ha conquistato l’argento nell’americana insieme a Simone Consonni. Inoltre, Viviani vanta un bottino di due medaglie d’oro, due d’argento e due di bronzo ai Campionati del Mondo, oltre a otto titoli europei.