La rottura del sodalizio professionale ed umano fra Lucio Presta ed Amadeus fa ancora rumore anche a distanza di mesi. L’ex manager ha chiesto al suo avvocato di preparare una querela contro il conduttore televisivo, lamentando che questi avrebbe reso falsa testimonianza riguardo uno spettacolo organizzato per Checco Zalone a Verona.

La Procura scaligera ha archiviato l’indagine, ma Presta minaccia battaglia contro Amadeus: “Lo stimo tantissimo, ma ha fatto una cosa che non si fa nemmeno se una persona ti ha fatto veramente del male“.

Lucio Presta querela Amadeus: cosa ha detto il conduttore contro il suo ex agente

Continuano i battibecchi ed i litigi fra Amadeus e Lucio Presta, ma questa volta si potrebbe addirittura arrivare in tribunale. L’ex agente del conduttore televisivo ha chiesto al proprio avvocato, Antonio Cersosimo, di presentare una querela contro Amadeus.

L’intento, secondo lo stesso avvocato, è di dimostrare che l’ex cliente vip del manager avrebbe detto il falso ed avrebbe inventato fatti non veritieri durante la sua deposizione riguardo la concessione dell’Arena di Verona per lo spettacolo “Amore più Iva” di Checco Zalone.

Anche se la Procura di Verona ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione, per Presta la vicenda non può chiudersi così. Certo, è stato stabilito che nell’organizzare lo spettacolo di Zalone non ha compiuto niente di illecito, ma le parole di Amadeus avrebbero potuto creare un danno d’immagine non indifferente.

Cersosimo a tal proposito ha dichiarato:

Amadeus sotto giuramento afferma cose del tutto false, in particolare sui rapporti tra Mazzi, Presta e Checco Zalone per cercare di creare dissapori tra il manager e l’attuale sottosegretario alla Cultura. Sporgeremo querela nei confronti del conduttore televisivo.

La vicenda degli spettacoli di Checco Zalone all’Arena di Verona e le indagini al riguardo

Per Presta ci sono stati tanti piccoli episodi, dopo la rottura del sodalizio professionale con l’ex conduttore di Sanremo, che hanno segnalato l’allontanamento umano da parte di quest’ultimo. I rapporti, insomma, si sono tanto deteriorati che Amadeus sembrerebbe sfruttare ogni piccola occasione per dar contro a Presta.

Il tutto nasce nel 2023, quando l’Arena di Verona venne scelta da parte dell’entourage di Checco Zalone per alcuni spettacoli del comico e cantante. Questi erano stati prodotti da Lucio e Niccolò Presta con la società Arcobaleno Tre e, come raccontato all’Adnkronos dall’avvocato del manager (Antonio Cersosimo):

La Arcobaleno Tre aveva richiesto la concessione almeno un anno prima, quando l’amministratore unico dell’Arena Verona era Giancarlo Mazzi, oggi senatore e sottosegretario alla Cultura. Ebbene dopo lo spettacolo, una persona presenta un esposto alla Procura, sostenendo che nella concessione dell’Arena ci fosse qualcosa di torbido tra Presta e Mazzi. Da qui la Procura avvia le indagini e a marzo 2024 vengono perquisiti gli uffici di Arcobaleno Tre con l’acquisizione dei dati del cellulare e del computer di Lucio Presta. Mazzi da parlamentare non viene iscritto.

L’indagine ha poi portato, come accennato prima, all’archiviazione delle posizioni di Presta, il cui avvocato ha rimarcato la sua onestà e la sua professionalità nel proprio lavoro. Anche il senatore Mazzi ha avuto modo di commentare l’archiviazione chiesta dalla Procura di Verona, affermando che il tutto era nato da notizie prive di fondamento:

Ora sono confortato nell’aver appreso che la Procura di Verona, dopo una rapida indagine, l’abbia considerata tale e ne abbia chiesto l’immediata archiviazione, oggi puntualmente avvenuta. Il mio nome finora non era mai emerso e di questa attenzione desidero ringraziare il procuratore di Verona Tito e il sostituto Aresu.

A fine giugno Presta era rimasto coinvolto in un grave incidente con il suo trattore, dal quale fortunatamente era uscito vivo (anche se con diverse fratture).