La situazione in Medio Oriente continua a essere estremamente tesa dopo l’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, e del comandante di Hezbollah, Fouad Shukur. L’Iran ha promesso vendetta e questo potrebbe aggravare ulteriormente la situazione nella regione. Da un lato, gli Stati Uniti, e i loro alleati nella regione, stanno cercando di esercitare pressioni su Israele e Hamas affinché riprendano i colloqui per un cessate il fuoco a Gaza. Tuttavia, un recente attacco israeliano su una scuola nella Striscia ha esacerbato ulteriormente le tensioni. Teheran, dal canto suo, ha dichiarato oggi di essere pronta a seguire gli ordini della Guida Suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei.

Guerra Israele-Hamas: le ultime news di oggi

Il Medio Oriente è sull’orlo della guerra dopo l’uccisione di due figure di spicco di Hezbollah e Hamas. In risposta agli ultimi sviluppi, Stati Uniti, Qatar ed Egitto stanno intensificando gli sforzi per prevenire un conflitto regionale. Giovedì 8 agosto, i tre paesi hanno annunciato la loro intenzione di presentare una proposta definitiva per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

I colloqui riprenderanno mercoledì 15 agosto. Tel Aviv ha già annunciato che invierà una delegazione. Tuttavia, da mesi, le parti, Hamas e Israele, non hanno registrato i progressi sperati. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, continua ad affermare che il suo paese non si fermerà finché Hamas non verrà distrutta. Da tempo i critici lo accusano di ritardare intenzionalmente il raggiungimento ad un accordo per i suoi interessi politici.

Gli attacchi israeliani

Le forze israeliane lanciano una serie di attacchi prendendo mira i dirigenti di Hamas. Venerdì 9 agosto, Israele ha annunciato infatti di aver ucciso un alto funzionaro di Hamas che secondo i media sarebbe Walid al-Sousi. Al-Sousi svolgerebbe un ruolo importante nelle operazioni di intelligence.

Nella notte tra il 9 e il 10 agosto, l’esercito israeliano ha bombardato la scuola Al Tabin a Gaza City. Le vittime dell’attacco sono più di 90 tra cui 11 bambini e 6 donne. Come è accaduto durante gli altri attacchi alle scuole, Tel Aviv sostiene di aver preso di mira un centro di comando di Hamas. L’esercito israeliano ha annunciato che sono stati uccisi almeno 20 comandanti senior. Hamas in risposta ha affermato che l’attacco “rappresenta una grave escalation”. Non mancano anche le condanne dagli attori mondiali e dell’Onu. Il capo dell’Unwra, Philippe Lazzarini, ha affermato che le parti “non devono utilizzare scuole e altre strutture civili per scopi militari o di combattimento”.

Iran: “Pronti a eseguire ordine Khamenei di punire Israele”

Continuano i timori per una rappresaglia iraniana contro Israele. L’Iran giustifica una possibile risposta militare come una misura necessaria per la difesa e il ripristino dell’equilibrio regionale. Mentre ci si aspetta che l’attacco possa avvenire in qualsiasi momento, Teheran ha annuciato, sabato 10 agosto, che è pronta ad eseguire l’ordine dell’Ayatollah Ali Khamenei, di “punire severamente” Israele.

Nonostante le preoccupazioni, il regime iraniano considera una possibile azione di rappresaglia come una questione separata dai negoziati per il cessate il fuoco a Gaza. La missione permanente iraniana presso le Nazioni Unite ha dichiarato:

La nostra priorità assoluta è raggiungere un cessate il fuoco duraturo a Gaza e qualsiasi accordo raggiunto con Hamas sarà per noi accettabile. Ci aspettiamo che la nostra risposta sia gestita in modo da non compromettere il possibile accordo di cessate il fuoco.