La caduta della casa degli Usher, la miniserie horror di Mike Flanagan su Netflix, ha lasciato molti spettatori con domande e dubbi sul suo enigmatico finale.
Ispirata all’omonimo racconto di Edgar Allan Poe, la serie intreccia elementi di suspense e terrore psicologico, culminando in un epilogo che svela i destini dei membri della famiglia Usher.
Scopriamo quali sono i momenti salienti dell’ultimo episodio, quali sono i simbolismi e la spiegazione del finale di questa serie horror capolavoro.
Spiegazione del finale de La caduta della casa degli Usher su Netflix, SPOILER
Nel finale di “La caduta della casa degli Usher,” Netflix ci trascina in un climax oscuro e ricco di colpi di scena. Tratto da un romanzo di Edgar Allan Poe, questa serie horror è un vero capolavoro.
Roderick e Madeline Usher, i gemelli protagonisti, si trovano coinvolti in una spirale di eventi che culmina la notte di Capodanno del 1980, quando commettono un omicidio premeditato: uccidono Rufus Griswold, capo dell’azienda in cui Roderick lavora, per impadronirsi della Fortunato Pharmaceuticals.
Dopo averlo incatenato e murato vivo nel seminterrato, i due fratelli cercano un alibi fermandosi in un piccolo bar. Qui incontrano Verna, una misteriosa barista che rappresenta il diavolo in forma umana. Verna nota subito l’irrequietezza dei fratelli e li interroga sui loro desideri per il nuovo anno. Madeline esprime il desiderio di ricchezza, e Verna, in cambio di una vita di lusso, propone un patto infernale: la discendenza degli Usher dovrà morire prima di Roderick e Madeline.
Sotto la promessa di ricchezze inimmaginabili, i due accettano l’accordo, senza sapere che stanno firmando la condanna della loro stirpe. Quando escono dal bar all’alba, si voltano per scoprire che il locale è scomparso, lasciando solo un muro di mattoni neri con un corvo gigante, simbolo del patto demoniaco appena stretto.
Questa conclusione rappresenta una perfetta fusione tra il terrore psicologico e l’horror sovrannaturale e approfondisce temi di avidità, colpa e la caducità del potere umano, in linea con l’opera originale di Edgar Allan Poe.
La caduta degli Usher è la tragica conseguenza delle loro ambizioni sfrenate e dell’insaziabile sete di potere, sigillata da un patto infernale che condanna la loro discendenza a una fine orribile.
Cosa succede a tutti i discendenti degli Usher, SPOILER
Nell’ultimo episodio Netflix regala un finale sconvolgente e drammatico, segnato da perdite irreparabili e colpi di scena inaspettati. Verna, l’entità demoniaca che ha siglato il destino della famiglia Usher, conclude la sua missione rintracciando gli ultimi discendenti rimasti, tra cui la giovane Lenore, la nipote preferita di Roderick.
Dopo la morte tragica del padre Frederick e il salvataggio della madre Morelle, Lenore trova Verna nella stanza degli ospiti, pronta a compiere il suo oscuro dovere.
Con una delicatezza insolita, Verna le parla della sua missione, spiegando che, sebbene la maggior parte delle sue azioni siano dettate da una cupa soddisfazione, l’idea di dover togliere la vita a una giovane anima innocente come Lenore la rattrista profondamente. Tuttavia, il patto deve essere onorato.
Con un tocco gentile sulla testa della ragazza, Verna la manda a dormire per sempre, lasciandola morire pacificamente. Quando Roderick scopre il corpo senza vita della nipote, è devastato, e questo evento segna l’inizio della sua inevitabile caduta.
Mentre Roderick racconta all’investigatore Dupin le storie della morte dei suoi figli, visioni spettrali lo tormentano, inclusa quella della sorella Madeline, che lui crede essere ancora viva nel seminterrato della casa in cui sono cresciuti.
In realtà, Madeline è stata sottoposta a un rituale macabro orchestrato dallo stesso Roderick, che l’ha avvelenata e le ha sostituito gli occhi con pietre preziose, nel tentativo di preservarla come un’antica mummia egizia. Ma Madeline non è ancora pronta a cedere. Con un’energia sinistra, riesce a liberarsi e a risalire in superficie, irrompendo nella stanza e strangolando il fratello con furia.
La casa degli Usher, simbolo del loro potere e delle loro malefatte, crolla sotto un violento temporale mentre Dupin fugge disperato. L’ultimo sguardo all’edificio in macerie rivela Verna, in piedi tra i resti, che si trasforma in un corvo e vola via. Alla fine, Verna visita le tombe degli Usher, lasciando un oggetto simbolico su ciascuna lapide, completando così il suo sinistro compito.
Con la morte degli Usher, l’azienda Fortunato passa a Juno, la seconda moglie di Roderick, che decide di trasformarla in una fondazione per la riabilitazione dalle dipendenze, un ultimo atto di redenzione per il male che ha causato.
L’avvocato di famiglia, Arthur Pym, che aveva rifiutato l’offerta di Verna, finisce in prigione per il resto della sua vita, completando così il ciclo di giustizia che questo finale intende servire.
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