La nazionale italiana di pallanuoto maschile, il Settebello, ha dato vita a una protesta singolare e mai vista prima durante la semifinale per il quinto/ottavo posto contro la Spagna.
Pallanuoto, perché l’Italia ha giocato in 6 e ha voltato le spalle agli arbitri?
In un gesto di sfida, la squadra è scesa in campo con sette giocatori, ma ha scelto di giocare in sei, come a voler dire: “Giochiamo in inferiorità numerica, esattamente come ci avete obbligato a fare voi quando contava davvero”. Questo gesto, carico di simbolismo, rappresenta una chiara manifestazione di dissenso.
Un primo segnale di questa protesta era già emerso durante l’ingresso in vasca per l’inno nazionale, quando i giocatori si sono presentati con le spalle rivolte verso la giuria, alcuni addirittura indossando il cappuccio. Il ritmo della partita è stato volutamente lento nei primi minuti, con la protesta che è proseguita fino al quarto minuto di gioco.
#Parigi2024 #ITASPA
— Marcella Martinelli (@marcimarti17) August 9, 2024
Il nostro #Settebello torna in vasca.
Canta l'inno dando le spalle alla postazione della giuria.
Hanno occhi tristi e cuori colmi di rabbia.
Quando scendono in acqua piangono.
L'altra sera, gli arbitri, hanno volontariamente ucciso tutta la Pallanuoto. pic.twitter.com/3bStBExQO8
Alla base della protesta degli azzurri, quanto accaduto nel match con l’Ungheria, in cui si sono verificati l’annullamento di un gol e un’espulsione che hanno condizionato l’incontro. L’Italia ha presentato ricorso, ma è stato respinto e c’è l’ipotesi TAS.