Perché si dice “Lacrime di San Lorenzo”? Ecco cosa sono le Perseidi e quando vederle in agosto
È uno degli eventi astronomici più attesi del mese, forse il più celebre e amato da molti. Si tratta delle Perseidi, conosciute anche come “Lacrime di San Lorenzo”, ossia uno sciame meteorico originato dalla cometa 109P/Swift-Tuttle, che la Terra attraversa durante l’estate. Questa cometa impiega 133 anni per completare la sua orbita attorno al Sole. Fu Giovanni Schiaparelli, nel 1865, a scoprire che la cometa era la causa delle Perseidi, mentre la sua scoperta risale al 1862 ad opera di Lewis Swift e Horace Tuttle. La pioggia di meteore è visibile dalla fine di luglio fino circa al 17/20 agosto, con il picco di osservabilità intorno al 12 agosto, durante il quale si possono ammirare fino a un centinaio di meteore all’ora a occhio nudo.
Perché si dice “Lacrime di San Lorenzo”?
Secondo la tradizione, la notte del 10 agosto, dedicata al martirio di San Lorenzo, è considerata la serata simbolo per osservare le Perseidi. La pioggia di meteore è vista come le lacrime che il Santo avrebbe versato durante il suo martirio, lacrime che vagano eternamente nel cielo e ricadono sulla Terra solo nel giorno della sua morte. Altri le chiamano “fuochi di San Lorenzo”, poiché ricorderebbero le scintille della graticola ardente su cui il martire sarebbe stato ucciso, volate in cielo. Anche se San Lorenzo in realtà morì per decapitazione, nell’immaginario popolare ha preso piede l’idea delle scintille celesti, tanto che ancora oggi in Veneto si dice “San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti”.
Perché si chiamano Perseidi?
A causa di un effetto prospettico dovuto al movimento della Terra nello spazio, le meteore sembrano provenire tutte da una direzione specifica, che punta verso la costellazione boreale di Perseo. Per questo motivo, lo sciame meteorico prende il nome di Perseidi. Ogni sciame, infatti, è denominato in base alla costellazione da cui appare provenire. Il “punto di fuga” apparente da cui sembrano irradiarsi le meteore è tecnicamente chiamato “radiante”.