Usa 2024, una corsa per la Casa Bianca sempre più accesa e sempre più viva. Ancora è meno incerta di quello che appare, considerato che Trump è ancora in vantaggio, ma l’entrata in scena di Kamala Harris sta cambiando un po’ le cose. Di sicuro meno scontate rispetto a quanto c’era Joe Biden. Ora però c’è anche una decisione nuova che cambia di nuovo lo scenario e che potrebbe cambiare ancora di più.
Si è deciso il confronto tv tra il candidato dei repubblicani Donald Trump e quello dei democratici Kamala Harris. Decisi giorni, canali e momenti. Pensare che, fino a sei giorni fa, The Donlad, mentre parlava a Fox News aveva sentenziato: “Ma perché dovrei dibattere con Kamala Harris? Guido i sondaggi, tutti sanno chi è lei e chi sono io“. A distanza di tempo, però, il tycoon ha cambiato modalità e strategia, ossia adesso è pronto a sfidare la sua avversaria in tre dibattiti televisivi, il 4, il 10 e il 25 settembre.
Elezioni Usa 2024, Trump sicuro del fatto suo: “Farò vedere chi è la Harris, come ho fatto con Biden…”
E’ lo stesso Donald Trump che lo spiega senza problemi e senza alcuna remora o un pizzico di umiltà: “Abbiamo raggiunto un accordo con Fox il 4 settembre – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa organizzata a Mar-a-Lago, in Florida – con Nbc il 10 settembre e con Abc il 25 settembre”. The Donald non ha dubbi e facendo riferimento al futuro duello in tv che avrà con Kamala Harris con un po’ di sfrontatezza assicura: “Credo sia importante confrontarsi dimostrerò chi è davvero Kamala nel dibattito così come ho fatto con il corrotto Joe, con Hillary e con chiunque altro durante i dibattiti”.
Il riferimento è ai duelli televisivi con Joe Biden e, nel 2016, con Hillary Clinton. La scelta di sfidare la sua avversaria e di farlo addirittura tre volte, secondo i giornali americani, starebbe a significare che l’ex presidente sta incontrando diverse difficoltà nelle ultime due settimane, soprattutto da quando Biden si è ritirato della corsa presidenziale.
La campagna di Harris sta superando quella di Trump nella raccolta di fondi – nelle prime ventiquattr’ore seguite alla scelta del vice, il governatore del Minnesota Tim Walz, sono stati raccolti 36 milioni di dollari – e anche i sondaggi, come quelli appena pubblicati dal New York Times, danno la vicepresidente alla pari in alcuni Stati chiave del Midwest, tra cui Michigan e Wisconsin.