È finito in semifinale il sogno dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024. La formazione del Ct De Giorgi, infatti, è stata travolta 3 a 0 (25-20, 25-21, 25-21), contro una super Francia, che adesso si andrà a giocare la possibilità di confermarsi campione olimpico, contro la Polonia, che ha vinto al tie-break contro USA. E sarà proprio contro gli Stati Uniti che gli azzurri adesso dovranno tornare in campo, per provare a vincere la medaglia di bronzo. Stasera intanto ci proveranno le ragazze a staccare un pass per la finale, affrontando la Turchia. Per commentare il percorso dell’Italia del volley maschile contro la Francia alle Olimpiadi, l’ex Ct della Nazionale, Chicco Blengini, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

L’Italia del volley maschile ko con la Francia alle Olimpiadi. Blengini commenta a Tag24

D: Ieri l’Italia del volley maschile ha perso 3 a 0 contro la Francia nella semifinale di queste Olimpiadi di Parigi 2024. Cosa non ha funzionato?

R: Assolutamente niente. Le Olimpiadi sono un torneo molto particolare e le partite ad eliminazione diretta, lo sono ancora di più. Parliamo di una competizione importante, emotivamente stressante e trarre conclusioni troppo rapide non ha senso. Quel che è stato chiaro, è che la Francia ha fatto una grandissima partita, spinta dal pubblico e dalla grande qualità dei suoi giocatori, anche a livello esperienziale. Hanno risposto alla grande anche alla pressione, perché giocare in casa è sempre un’arma a doppio taglio. Tra l’altro parliamo dei campioni olimpici, che ovviamente devono rispondere a delle aspettative.

D: Ora l’Italia si dovrà giocare la medaglia di bronzo, ma resta soprattutto il miracolo fatto contro il Giappone?

R: Credo che sia ingiusto giudicare il percorso, basandosi solo sui risultati. Lo sport di alto livello, ci insegna sempre che quando vinciamo non siamo migliori, come persone e come professionisti, rispetto a quando perdiamo. Prima della vittoria e della sconfitta ci sono impegno e professionisti. È ingiusto modificare l’opinione per un solo pallone. Contro il Giappone, sotto 2 a 0, 24 a 21, è stato esattamente un pallone a fare la differenza. In quel caso però, l’Italia ha dimostrato resilienza e capacità di rimanere attaccati, anche quando sembrava che fosse finita. La partita di ieri poi è stata difficile, come è normale che sia una semifinale olimpica. La qualità e il valore di questi ragazzi però, è evidente e non è cambiata perché ieri hanno perso. Ora dobbiamo pensare a quello che deve ancora succedere, e non a quello che è successo.

D: Ora ci possiamo giocare però la medaglia di bronzo… 

R: Le finali terzo e quarto posto sembrano insormontabili, perché si deve assorbire la delusione della sconfitta in semifinale, quando ci sono tante aspettative. La verità è che si trascura che anche il tuo avversario ci arriva da grande deluso. La differenza la fa chi riesce ad assorbire meglio la sconfitta, e chi riesce a farlo in poco tempo. Tutto questo, all’interno di un Olimpiade, vale ancora di più, perché in ballo c’è una medaglia e non è un traguardo che si raggiunge così frequentemente. In ballo c’è un valore inestimabile e va vissuta per quello che è, ovvero una grande finale.

La semifinale delle ragazze di Velasco

D: Stasera intanto ci sono le ragazze, che se la dovranno giocare contro la Turchia. Quanto è importante l’aspetto psicologico?

R: L’aspetto mentale è sempre importante, anche se credo che talvolta se ne parli troppo. Alla fine vince quasi sempre chi tocca meglio la palla e credo che l’Italia femminile stia dimostrando grande qualità, e di saperlo fare molto bene. Ho visto capacità di adattamento, anche da parte delle ragazze esordienti. Questa squadra sta utilizzando al massimo tutte le sue risorse.

D: Una squadra completa, che se la potrà giocare al massimo? 

R: Contro la Serbia è entrata in campo la Giovannino e ha fatto benissimo. Parliamo di una ragazza che è nel giro della Nazionale da poco e che è stata molto brava, non solo in ricezione. Questo per dire che è una squadra lunga, non certo con 6 o 7 giocatrici e questo è un punto di forza straordinario. Poi c’è ovviamente l’aspetto mentale, che è altrettanto importante. Resta il fatto che parliamo di due ottime squadre e sarà una semifinale tutta da vivere. Ce la possiamo giocare alla grande e abbiamo tutte le carte in regola, così come ce le ha la Turchia, per fare una grandissima partita e arrivare in finale.