Scuola, arrivano gli aumenti degli stipendi per i presidi, con incrementi in busta paga di 260 euro al mese e arretrati per il ritardato accordo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del 2019-2021 di oltre 10mila euro. È quanto comunica l’Aran, l’agenzia che rappresenta il governo nelle contrattazioni con i sindacati, che informa del rinnovo contrattuale del precedente triennio arrivato nella giornata del 7 agosto 2024.

Il rinnovo del contratto interessa circa 6.500 dirigenti scolastici (presidi) e unità di personale dell’università, dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) e della Ricerca. Gli aumenti degli stipendi ricalcano la percentuale già adottata per il rinnovo contrattuale delle altre categorie lavorative della Pubblica amministrazione, pari al 3,78 per cento.

In parte, gli aumenti sono destinati al raggiungimento di obiettivi di risultato. A loro volta, le amministrazione potranno decidere ulteriori aumenti retributivi nella percentuale dello 0,22 per cento del montante degli stipendi.

Scuola, aumenti stipendi ai presidi e dirigenti: quanto in più al mesi in busta paga?

Arriva la firma per il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro dei dirigenti scolastici e di altro personale di università, Afam e Ricerca, per il triennio 2019-2021. Le trattative condotte all’Aran daranno luogo ad aumenti di stipendi di 260 euro medi lordi per i presidi e le altre unità interessate. Per i dirigenti scolastici, inoltre, si potrà pensare di utilizzare specifiche risorse destinate dalle leggi di Bilancio del 2020 e del 2022, pari a 50 milioni di euro, al fine di incrementare il Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato.

Arretrati ai dirigenti scolastici per ritardo rinnovo contratto 2019-2021, ecco di quanto

Secondo alcune stime basate sul ritardo della firma del contratto dei dirigenti scolastici, gli arretrati ammonterebbero a oltre 10mila euro, da corrispondere una tantum nelle prossime buste paga.

“Il Ccnl ribadisce il percorso di valorizzazione dei risultati raggiunti dai dirigenti – si legge in una nota dell’Aran – ponendo l’accento sulla graduazione della retribuzione accessoria. Si differenzia, inoltre, la retribuzione di risultato riconoscendo in modo selettivo retribuzioni significativamente più elevate”.

Altre novità del nuovo Ccnl dirigenti scolastici, Afam, personale università e Ricerca

Oltre agli aumenti degli stipendi e alla parte economica per quanto concerne gli stipendi dei dirigenti di scuola, il nuovo contratto rivede la mobilità interregionale. Ai presidi, infatti, si riconosce la possibilità di trasferimento, nel limite del 50 per cento dei posti disponibili anno per anno, nei ruoli della regione di domanda, al netto della capacità di assumere e, pertanto, dei contingenti dei posti disponibili di ogni regione per i concorsi.

Altri punti del precedente accordo sono stati rivisti quali, ad esempio, la tutela nei confronti dei presidi affetti da gravi patologie che richiedano terapie salvavita. Altre novità interessano la disciplina dell’istituto del lavoro agile di cui alla legge 81 del 2017, che comporta degli adeguamenti anche sul profilo delle relazioni sindacali.

Scuola aumenti stipendi insegnanti, Ata e presidi: tutte le cifre

In ambito scolastico, il rinnovo del contratto 2019-2021 dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) era arrivato lo scorso 18 gennaio. Complessivamente, il comparto dell’Istruzione e della Ricerca interessa 1.232.248 dipendenti dei quali 1.154.993 unità delle scuole e dell’Afam, compresi gli 850.000 docenti e i 77.255 dipendenti delle università e degli enti di ricerca. Sono esclusi i docenti universitari.

Per gli insegnanti si decise un incremento degli stipendi pari a 124,40 euro in più al mese, mentre per i dipendenti Ata gli aumenti si fermarono a 96,72 euro. Le cifre sono medie. Andò meglio ai direttori amministrativi (Dsga) con 197,50 euro lordi in busta paga di aumento. Gli arretrati erano stati già versati con la busta paga di dicembre 2022.

Assunzioni docenti 2024-2025, quante saranno?

Infine, il 7 agosto 2024 il Consiglio dei ministri ha autorizzato assunzioni al ministero dell’Istruzione e del Merito per 45.124 insegnanti, 10.336 unità di personale Ata, 591 dirigenti di scuola, 43 dipendenti di personale educativo e 406 docenti di religione cattolica. Le autorizzazioni riguardano l’anno scolastico 2024-2025.