Una nuova, ennesima chiusura. Ormai il rebus intorno al nuovo campo largo (o larghissimo) del centrosinistra sembra ruotare tutto intorno al nome di Matteo Renzi, e Angelo Bonelli e Avs confermano di avere le idee molto chiare sulla possibile alleanza con Italia viva. Cioè non vogliono sentirne parlare.
Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra lo ha ribadito ancora una volta, sottolineando come siano stati proprio i “giochi di palazzo“ di questo genere a causare quella che definisce la morte del centrosinistra.
Campo largo, Bonelli chiude a Renzi: “Serve autocritica, centrosinistra morto con i giochi di palazzo”
Da ‘cambia verso’ a ‘non c’è verso’ il passo è stato decisamente breve per Matteo Renzi.
L’ex sindaco di Firenze è passato, infatti, dallo slogan per le primarie del Pd che lo videro trionfare nel 2013, al muro innalzato da parte delle forze di opposizione contro il suo ingresso nel campo largo. Muro che vede in Alleanza verdi e Sinistra uno degli oppositori più feroci a un’ipotesi che, per dirla con il deputato Angelo Bonelli, rischia di far fare un terribile passo indietro al centrosinistra.
Raggiunto oggi, 8 agosto 2024, dai cronisti, tra cui l’inviato di TAG24 Michele Lilla, Bonelli replica alla battuta pronunciata pochi minuti prima dal leader di Italia viva, che accusava lui, Conte e Fratoianni di fare “un regalo a Giorgia Meloni“ ponendo veti al suo partito.
Il deputato di Avs tira dritto e critica la proposta di Renzi sia nel metodo che nel merito. In particolare, Bonelli demolisce l’idea che l’alleanza con Italia viva sia, di per sé, garanzia di vittoria elettorale, ricordando come “anche quando governava Renzi siamo andati all’opposizione“.
Il problema, infatti, sono le politiche messe in campo dal centrosinistra in passato “che hanno determinato una distanza siderale con i cittadini“. Su di esse, spiega, serve “un’assunzione di responsabilità” e “un’autocritica“ che Bonelli dice di non vedere nell’ex presidente del Consiglio.
La questione, dunque, riguarda la “visione della società” che il campo largo intende offrire per riconquistare la fiducia degli elettori e non la somma di partiti e personalità. Per Bonelli, un’operazione come quella prospettata da Renzi non farebbe altro che riproporre gli errori del passato e, su questo, ricorda che “il centrosinistra è morto con i governi tecnici e i giochi di palazzo“.
Il deputato di Avs sulla posizione del Pd: “Schlein non ha detto ‘Renzi sì’ o Renzi no'”
Bonelli chiarisce che Elly Schlein, che pur non ha posto veti a un eventuale ingresso di Italia viva, non ha mai posto la questione nei termini di un ultimatum ‘Renzi sì o Renzi no’. La strada per un suo ritorno nell’alveo del centrosinistra sembra, però, sempre più in salita.
La tentazione di aprirgli nuovamente la porta resta, comunque, forte. Lo stesso Bonelli è consapevole, infatti, della necessità di ricostituire il campo largo per “mandare all’opposizione la destra di Giorgia Meloni che è una sciagura“. Un obiettivo sul quale l’ex sindaco di Firenze, non a caso, preme molto per guadagnare potere contrattuale nella trattativa con gli altri partiti di opposizione.
Tuttavia, il dubbio che attraversa molti è se abbia più bisogno Renzi del campo largo, per ‘rimanere a galla’ dopo la brutta sconfitta alle Europee e i malumori interni al suo partito, o viceversa.