L’indennità ISCRO 2024, ovvero il bonus per le partite IVA, è stata introdotta dalla legge n. 213 del 2023. La misura è destinata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata che si trovano ad affrontare una crisi economica. Tuttavia, non è sufficiente dimostrare la presenza di perdite di fatturato per ricevere un sostegno dall’INPS, ma è necessario anche soddisfare altri requisiti, come seguire dei corsi di aggiornamento professionale. Vediamo insieme cosa dice la circolare n. 84 del 23 luglio 2024.

Bonus ISCRO 2024

A qualcuno potrebbe sembrare strano, ma le nuove regole legate al bonus ISCRO 2024 prevedono la partecipazione a corsi di formazione professionale come requisito per il rilascio dell’indennità.

Prima di analizzare nel dettaglio questo punto, è importante riepilogare le principali condizioni e modalità di ammissione al beneficio.

Quali sono i requisiti per il bonus partita IVA?

Di recente, l’INPS ha reso note le nuove regole e condizioni per l’accesso al bonus ISCRO 2024. In particolare, nella circolare del 23 luglio 2024 sono state esposte le indicazioni generali e specifiche indispensabili per il rilascio del contributo mensile fino a 800 euro.

Tanto per cominciare, i richiedenti non devono risultare titolari di pensione diretta o essere iscritti in altre forme previdenziali obbligatorie. Nello stesso tempo, non devono risultare percettori dell’Assegno di Inclusione (legge n. 85 del 2023) e devono rientrare nei seguenti requisiti:

  • il reddito dell’anno precedente alla domanda deve essere inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo dei due anni precedenti e, allo stesso tempo, inferiore a 12.000 euro, rivalutato annualmente;
  • è necessario essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • essere titolari di una partita IVA attiva da almeno tre anni.

Quanto si prende con il bonus partita IVA?

L’INPS calcola l’indennità ISCRO considerando il valore medio degli ultimi due anni di redditi percepiti. A questo valore viene applicata una percentuale del 25%, e il risultato ottenuto viene poi diviso in sei mensilità.

Al netto delle imposte, l’importo mensile erogato non può essere inferiore a 250 euro né superiore a 800 euro.

Il beneficio economico viene erogato per un periodo semestrale (sei mesi) a partire dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda.

Attenzione! Si decade dal beneficio nel caso in cui si cessi l’attività di partita IVA durante il periodo di erogazione del bonus, oppure se si verificano altre condizioni di incompatibilità (ad esempio, si inizia a percepire l’Assegno di inclusione), come specificato in precedenza.

Se prendo la Naspi posso prendere anche il bonus ISCRO?

No, assolutamente. Le due indennità sono incompatibili. Oltre alla pensione diretta e all’Assegno di inclusione, anche la fruizione dell’indennità di disoccupazione (NASpI, DIS-COLL, ALAS) e dell’indennità di discontinuità per lavoratori dello spettacolo esclude la possibilità di accedere al bonus ISCRO.

 Bonus ISCRO 2024: politiche attive connesse al beneficio

Nel punto nove della suddetta circolare, alla voce “Misure di politiche attive connesse all’indennità ISCRO”, vengono chiarite le disposizioni normative contenute nell’articolo 1, comma 155, della legge di Bilancio 2024. Queste disposizioni prevedono che l’erogazione dell’indennità ISCRO sia condizionata alla partecipazione attiva a percorsi di aggiornamento professionale.

In sostanza, i beneficiari sono tenuti a partecipare a percorsi di aggiornamento professionale. L’INPS trasmetterà i dati ai sistemi informativi delle Regioni e Province autonome per facilitare tale partecipazione.

Si ricorda che la domanda per l’accesso al bonus ISCRO 2024 deve essere presentata online entro il 31 ottobre 2024.

La domanda può essere presentata tramite il portale INPS, gli istituti di patronato o il Contact Center multicanale dell’INPS.

Attenzione! All’atto della domanda, il richiedente deve autocertificare i redditi, salvo che questi siano già in possesso dell’INPS