La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Decreto Carceri 2024. Il provvedimento passato con 153 voti a favore, 89 contrari e 1 astenuto è legge dopo che, la scorsa settimana, aveva ottenuto il via libera anche dal Senato. In entrambi i rami del Parlamento il Governo ha posto la questione di fiducia sul decreto.

Durissima l’opposizione di centrosinistra che definisce il decreto inefficace e non all’altezza di rispondere alle reali emergenze che affliggono gli istituti penitenziari italiani, dal sovraffollamento fino all’aumento del numero dei suicidi che, dall’inizio dell’anno ad oggi, sono già più di sessanta.
Soddisfatti, invece, i commenti del centrodestra che ha più volte sottolineato come il provvedimento non sia uno “svuotacarceri”, ma punti ad intervenire sulle emergenze croniche del sistema carcerario, finanziando l’assunzione di nuovi agenti di polizia penitenziaria e intervenendo sul sistema della liberazione anticipata.

Approvato il Decreto carceri 2024, cosa prevede? C’è la liberazione anticipata.

Cosa prevede il Decreto carceri 2024 e cosa dispone in materia di liberazione anticipata?
Tra i punti più controversi del decreto c’è sicuramente la norma in materia di liberazione anticipata con procedure più snelle per concedere di uscire dal carcere in anticipo a chi ne ha diritto.

Non uno svuotacarceri, si difende la maggioranza. Misure troppo blande, invece, per l’opposizione. Molte altre, però, sono le novità previste nel decreto, dall’ assunzione di mille nuove unità per il Corpo della Polizia Penitenziaria, più telefonate per i detenuti e l’istituzione di un albo di comunità per la detenzione domiciliare. Viene creata, inoltre, una nuova figura quella del Commissario straordinario delle carceri.

Schlein:”Governo troppo preso da furia ideologica e punitiva”

Troppo poco per l’opposizione che avrebbe voluto, e aveva anche proposto, misure più incisive per intervenire nell’immediato sul tema del sovraffollamento carcerario. Sulla vicenda nel pomeriggio è intervenuta anche la segretaria del Pd, Elly Schlein che ha sottolineato come il Decreto Carceri non risponda – secondo il suo parere – alla situazione di emergenza che stanno vivendo gli istituti penitenziari e i detenuti in Italia.

“E’ un decreto che non risponde alle emergenze nelle strutture penitenziarie dove abbiamo visto quest’anno più di 60 suicidi tra i detenuti e sette tra gli agenti penitenziari, perché queste condizioni invivibili nelle carceri le pagano sia le persone ristrette sia le persone che lavorano. Servono risorse, servono investimenti, servono spazi, serve personale perché gli agenti penitenziari fanno molta fatica a lavorare in queste condizioni”,

dichiara Schlein che poi accusa il Governo:

“Noi stiamo insistendo, purtroppo il Governo è troppo preso dalla sua furia ideologica e punitiva e pensa di poter affrontare tutti i problemi sociali dell’Italia inventando nuovi reati inutili e inasprendo le pene, colpendo la povertà, colpendo l’immigrazione, rendendo la solidarietà un reato.”

La segretaria dem interviene anche su quello che è il tema del giorno, dopo lo scontro alla Camera tra la deputata della Lega Simonetta Matone e il deputato del PD Marco Lacarra,

“Hanno affossato la nostra proposta sulle detenute madri e i loro figli. Nel Ddl Sicurezza che porteranno avanti, ci sono norme che renderanno più facile portare dentro le mura carcerarie donne incinte con bambini piccolissimi. Tutto questo è vergognoso.”

Vertice urgente a Palazzo Chigi per emergenza sovraffollamento, Nordio: “Chiederò incontro a Mattarella”

Intanto, nel pomeriggio di oggi – 7 agosto 2024 – mentre alla Camera dei Deputati maggioranza e opposizione davano battaglia per l’approvazione del decreto, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, era a Palazzo Chigi per una riunione con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per discutere di misure urgenti per affrontare il sovraffollamento delle carceri.

“Ho prospettato al Presidente Meloni soluzioni a breve e medio termine per il sovraffollamento carcerario. Su questo tema chiederò un incontro al Presidente della Repubblica, che ha sempre manifestato grande attenzione al riguardo.”

Ha dichiarato il Guardasigilli, sollevando le rimostranze delle opposizioni per le quali l’incontro a Chigi e le parole di Nordio rappresentano una prova dell’inconsistenza del decreto approvato oggi a Montecitorio.

E nella maggioranza tutti d’accordo? Non proprio, perché se è vero che il Decreto Carceri – su cui ricordiamo era stata posta la fiducia – è stato approvato con i voti di tutti gli esponenti della maggioranza, è anche vero che Forza Italia non sempre si è trovato d’accordo con le scelte degli alleati e non ci sta a lasciare al centrosinistra l’onore di intestarsi anche questa battaglia.

Ecco perché nei giorni scorsi, il segretario Antonio Tajani, ha lanciato la campagna estiva – insieme al Partito Radicale – di visite negli istituti penitenziari e nelle case circondariali italiane a cui sono stati chiamati ad aderire tutti i big del partito.