La matematica non è un’opinione. O forse sì? Dalle parole del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, infatti, pare proprio che i calcoli godano di vita propria. E lui lo sa bene, visto il PhD in diritto ed Economia… questo, però, non ha fermato il ministro dall’ennesimo svarione in un post pubblicato su Instagram: per il politico l’osannata Napoli avrebbe 250 anni.
Svarione per Sangiuliano su Instagram: in un post i “2 secoli e mezzo di Napoli”
Ennesima figuraccia per il ministro della Cultura italiano, che sui social ha suscitato tante risate quanta indignazione per il post in onore del 25esimo centenario della fondazione dell’antica Neapolis, che cadrà – in realtà – solamente nel 2025.
Dietro la gaffe, però, si cela un perché: se l’anniversario sarà il prossimo anno, perché pubblicare il post adesso? È presto detto. Nella giornata di oggi, 7 luglio 024, il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto Omnibus, che fra i vari punti contiene anche la creazione di un comitato nazionale.
Comitato che altro nome non poteva avere se non “Neapolis 2500“, visto che servirà a “celebrare la storia, la cultura e l’arte della città di Napoli e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico della Nazione, nonché alla formazione dell’identità italiana“.
I ritocchini al post e la correzione in tutta fretta
Ed ecco, quindi, svelato l’arcano mistero sulla pubblicazione del post incriminato sull’account ufficiale del ministro, che prontamente ha rimosso e ritoccato la foto, correggendone la dicitura. Dai famosi “due secoli e mezzo” – finalmente – si è passati a “2500 anni di Napoli“.
Un errore di calcolo sul quale non era proprio possibile chiudere un occhio, soprattutto se proveniente dal ministro della Cultura! Sì, perché solamente due secoli e mezzo di storia avrebbero fatto retrodatare la fondazione della città partenopea in pieno XVIII secolo o Settecento – che dir si voglia.
Forse l’età dei lumi, simbolo di svolta per la storia occidentale non è stata altrettanto fortunata per Sangiuliano, le cui gaffe si iniziano a sommare. Invece, la città che si stende sotto il Vesuvio trae le sue origini dall’epoca greco-romana e per l’esattezza nel 475 a.C., ad opera dei Cumani. E dire che lui a Napoli ci è nato e cresciuto…
Il mistero si infittisce: per Sangiuliano la colpa sarebbe del social media manager. “Ho già accettato le sue dimissioni”
Considerato tutto ciò, era appunto inevitabile che in molti ironizzassero su quest’ennesimo svarione di Sangiuliano. Il ministro, probabilmente punto sul vivo, non ci sta e rimette la colpa al social media manager, figura di cui si viene a conoscenza quando ci sono gaffe o strafalcioni.
Per molti questa è una toppa peggio del buco, considerando che un tale strafalcione forse non meritava un epilogo tanto duro come l’abbandono del proprio posto di lavoro. “Evidentemente” l’errore è altrui e considerando che Sangiuliano spesso si è mostrato punto sul vivo quando qualcuno gli ha fatto notare le sue gaffe, non poteva finire che così.