In India le autorità sanitarie chiedono alla popolazione di non spaventarsi, ma sale la preoccupazione per la diffusione del virus Chandipura. Ben 51 casi sono stati segnalati soprattutto nel sud del paese e 19 bambini sarebbero deceduti a seguito della diffusione di questo virus, portato da pappataci e zanzare.

Vediamo cos’è e quali sono i sintomi del virus Chandipura. L’Italia ha realizzato una piattaforma per monitorare i casi ed avere un quadro generale dell’epidemia.

Cos’è e quali sono i sintomi del virus Chandipura? In India paura per la salute dei bambini

Ben 51 bambini sarebbero stati colpiti dal virus Chandipura e le autorità sanitarie in India cominciano a cercare le prime contromisure. Ma cos’è e quali sono i sintomi di questo virus, il cui tasso di mortalità è molto alto e colpisce soprattutto i più piccoli?

Il virus Chandipura (Chpv), arbovirus facente parte del genere Vesiculovirus e della famiglia Rhabdoviridae, ha provocato ad oggi 19 morti ed è stato scoperto nel 1965 nell’omonimo villaggio. La maggior parte dei casi è stata registrata negli stati del Gujarat e del Rajasthan, dove il ministro della Salute J. P. Nadda ha promesso l’arrivo di una task force per potenziare le misure di disinfestazione e di sensibilizzazione rivolte alla popolazione.

Questo virus presenta sintomi iniziali simili a quelli di una forte influenza, ma peggiorano ben presto sfociando nell’encefalite, nel coma e nella morte nell’arco delle 24-48 ore dai primi sintomi. Il Chandipura può anche provocare febbre con dolore articolare, la sindrome di Reye (una rara forma di encefalopatia acuta) e la paralisi cerebrale infantile.

Secondo uno studio coordinato da Francesco Branda, Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, non è ancora chiaro come il virus arrivi nel sistema nervoso centrale. Sempre nello stesso studio viene aggiunto:

Si ritiene che produca una fosfoproteina nelle cellule cerebrali entro 6 ore dall’infezione, il che potrebbe spiegare la sua rapida letalità. Sfortunatamente non sono disponibili farmaci antivirali o vaccini. Il controllo dei vettori, parliamo infatti una arbovirosi, l’igiene e la sensibilizzazione sono le uniche misure disponibili contro la malattia.

Ad essere responsabili della diffusione del Chandipura sono pappataci e zanzare e, al momento, sembra che un modo per evitare di essere attaccati da questi animali sia indossare abiti con maniche lunghe, usare spray repellenti contro gli insetti e mantenere gli ambienti puliti.

L’epidemiologo Lopalco predica prudenza: “Virus molto pericoloso, bisogna fare attenzione”

Dopo il Covid le notizie riguardanti altre possibili pandemie o malattie che si trasmettono su un territorio molto ampio attraggono subito l’attenzione (e la preoccupazione) delle persone. Trattandosi di un virus che si trasmette tramite morsi di zanzare, e considerando l’innalzamento generale delle temperature, non sembra peregrina l’idea che questi insetti possano spostarsi e arrivare anche in Europa.

L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, allontanato i timori che il virus Chandipura sia arrivato anche in Italia, ma ricorda come sia necessario che le autorità sanitarie mondiali seguano la vicenda con attenzione per preparare le misure necessarie:

L’epidemia di virus Chandipura in India va preso molto seriamente. Ovviamente non è il caso di allarmarci in Italia, ma le autorità sanitarie internazionali sono giustamente preoccupate i tratta di un virus trasmesso da zanzare ma che, a differenza di altri come West Nile o Dengue, comporta un livello di letalità molto alto. L’attenzione delle autorità sanitarie è decisiva.