Gli studenti hanno gridato il suo nome a gran voce durante le proteste antigovernative, che ormai da un mese dilagano come un fiume in piena in Bangladesh: ora Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace, è stato eletto nuovo presidente ad interim.

Bangladesh, Yunus nuovo presidente ad interim: “Sarà un governo democratico”

Istituire un governo democratico è questo l’obiettivo del neo-eletto presidente ad interim Muhammad Yunus. Il Nobel, infatti, ha già parlato alla nazione, dichiarando che avvierà un “processo democratico quando arriverò nel Paese per guidare un governo ad interim“.

Alle parole di Yunus hanno fatto eco quelle del capo dell’esercito, Waker-Uz-zaman, il quale ha spiegato “È molto ansioso di farlo. Sono certo che sarà in grado di guidarci attraverso un meraviglioso processo democratico e che ne trarremo beneficio. – e aggiunge – Stiamo facendo del nostro meglio per tenere la cerimonia del giuramento domani, potrebbe avvenire intorno alle 20 (le 16 in Italia). Saranno probabilmente presenti circa 400 persone.

Speranza e molta voglia di fare sono trasparse dal discorso dell’economista e banchiere bengalese, pronunciato appena prima di imbarcarsi sull’aereo che da Parigi lo ha portato a Dubai e, poi, a Dacca:

Non vedo l’ora di tornare a casa, vedere cosa sta succedendo e come possiamo organizzarci per uscire dai guai in cui ci troviamo

La ricostruzione del Paese dopo la cacciata di Hasina

Il sangue e la violenza hanno sporcato le strade del Paese fino alla cacciata della ex premier Sheikh Hasina. Tuttavia, i disordini antigovernativi ancora faticano a spegnersi, per questo il nuovo presidente temporaneo ha invitato i suoi concittadini alla calma e ha chiesto “aiuto” per ricostruire insieme il Bangladesh.

L’84enne, però, si è rivolto soprattutto ai giovani, mettendoli in guardia e esortandoli a tenersi a distanza dalla violenza:

Faccio un fervido appello a tutti a mantenere la calma. Vi prego di astenervi da ogni tipo di violenza. La nostra gioventù è pronta a guidare la creazione di un nuovo mondo. Non perdiamo l’opportunità di impegnarci in una violenza insensata (…) Se prendiamo la strada della violenza tutto sarà distrutto

L’arrivo ufficiale in Patria di Yunus è previsto per domani 8 agosto 2024, mentre il Tribunale ha già predisposto l’annullamento della condanna a carico del presidente per presunto sfruttamento del lavoro.