Orrore, caos e violenti disordini stanno dilagando in questi giorni in Gran Bretagna, dopo il terribile accoltellamento a Southport, vicino Liverpool, di tre bambine, lo scorso 29 luglio 2024. A fomentare le rivolte le fake news dilagate sui social, soprattutto su X, che acuiscono l’odio dell’una e dell’altra fazione: migranti e cittadini di religione islamica e estrema destra inglese.
Tuttavia, nella giornata di oggi 7 agosto 2024 una nuova enorme ondata di rivolte è prevista dalle forze dell’ordine inglesi: Scotland Yard, infatti, ha già avviato la mobilitazione di oltre 6mila agenti per cercare di arginare i danni di quello che è stato battezzato come il “Big Day“.
Mobilitazione della polizia in Gran Bretagna: oltre 6mila agenti pronti all’ondata di disordini
È cominciato alle prime luci dell’alba di oggi, 7 agosto 2024, il conto alla rovescia per il Big Day, il “Grande Giorno”: previste rivolte su larga scala e scontri violenti in tutta la Gran Bretagna. A innescare la scintilla dell’odio contro gli immigrati il brutale omicidio delle bimbe Bebe King di 6 anni, Elsie Dot Stancombe, di 7, e Alice Dasilva Aguiar, la maggiore delle vittime, 9 anni.
A macchiarsi dell’orrendo delitto, lo scorso 29 luglio 2024, il 17enne (che oggi compie 18 anni) Alex Rudakubana, nato a Cardiff, ma di origini ruandesi. Sebbene le autorità non abbiano diffuso le generalità del giovane in un primo momento, già dal 30 luglio alcuni esponenti di estrema destra hanno attaccato alcune moschee.
In quella prima giornata di scontri sono rimasti feriti 39 agenti. Persino il neo premier inglese, Keir Starmer, ha duramente condannato le violenze. Tuttavia, da quel giorno, gruppi armati hanno cominciato a girare per le strade delle città inglesi, appiccando incendi e pestando brutalmente chiunque capitasse loro a tiro.
Tensione alta, quindi, oggi. I poliziotti, in assetto antisommossa, sono pronti a difendere le 30 località contraddistinte come obiettivo da colpire, come appurato dalle indagini sul passaparola social di membri dell’ultradestra.
Il “Big Day”: obiettivi dell’estrema destra moschee e centri per immigrati
Odio raziale, disinformazione islamofobica e anti-immigrazione online e i recenti sconvolgimenti in Medio Oriente hanno alimentato la crisi. Tutto questo ha portato a un punto di non ritorno in Inghilterra, dove il premier Starmer ha deciso di convocare il Cobra, il comitato per le emergenze nella serata di ieri, 6 agosto 2024.
Sul Regno Unito, intanto, da ieri sera si è posato un velo di calma e silenzio, mentre massima attenzione è puntata sulle decine di manifestazioni organizzate in luoghi dove si trovano centri o studi legali che forniscono accoglienza e assistenza legale ai richiedenti asilo.
Sotto sorveglianza anche diverse moschee e centri per i migranti. Le forze dell’ordine hanno già confermato gli arresti per 400 persone. Un altro centinaio è stato denunciato dall’inizio degli scontri.