L’estate, il caldo e le ferie vicine non impediscono alla politica italiana di tornare a infiammarsi e, come capita ciclicamente, sono i rapporti tra politica e giustizia a scatenare nuove polemiche. Il leader della Lega Matteo Salvini propone, infatti, uno ‘scudo giudiziario per i governatori’ e Maurizio Gasparri di Forza Italia, pur ritenendo difficile una sua approvazione, rincara la dose con un affondo contro la magistratura.
Parole che il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli giudica “vergognose“.
Scudo giudiziario per i governatori, Gasparri: “Incostituzionale? Anche lo strapotere della magistratura”
Si riaccende lo scontro tra politica e magistratura. A innescare questa nuova miccia è il caso dell’ormai ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dimessosi dall’incarico a causa di un processo che lo vede imputato con l’accusa di corruzione.
L’ex governatore, nella sua visita di oggi, 6 agosto 2024, a Roma per discutere delle prossime elezioni liguri, ha chiesto alla politica di riflettere sulla sua vicenda, accusandola di essere “intimidita” dalla magistratura. Riflessione che è arrivata, con il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Salvini che ha avanzato l’ipotesi di uno ‘scudo’ che garantisca agli amministratori locali l’immunità da inchieste e processi fino a fine mandato.
Sarebbe bastato già questo per far scattare le proteste e l’indignazione dell’opposizione di centrosinistra ma Maurizio Gasparri ha deciso di – come si dice nella briscola – metterci sopra il ‘carico’.
Raggiunto dai cronisti, tra cui l’inviato di TAG24 Lorenzo Brancati, il senatore forzista si è affrettato a ribadire quanto sostenuto poco prima da Antonio Tajani e cioè che non c’è ancora una proposta ufficiale sul piatto.
Gasparri sottolinea che il centrodestra ha messo in evidenza più volte le ‘stranezze’ dell’inchiesta che ha colpito Toti, a partire dalla sua tempistica – l’essere arrivata alla vigilia delle elezioni – fino a quello che Gasparri sembra indicare come un ‘quasi ricatto’ dei giudici all’ex governatore, facendogli capire che solo dimettendosi avrebbe ottenuto la revoca dei domiciliari.
Nonostante ciò, il senatore ritiene che difficilmente una proposta come quella avanzata da Salvini possa essere approvata ma, quando gli viene chiesto se uno scudo giudiziario di questo genere presenterebbe rischi di incostituzionalità, la sua replica è netta e senza appello:
“Incostituzionale lo scudo? Lo è anche lo strapotere della magistratura che decide la politica. Ma questa è una storia antica alla quale non è facile rassegnarsi. Da parte nostra l’amarezza di constatare lo sconfinamento periodico della magistratura”.
La dura replica di Bonelli: “Una vergogna totale”
Sul fronte della maggioranza, la Lega fa quadrato intorno alla proposta di Salvini, con il capogruppo del Carroccio in Senato, Massimiliano Romeo, che spiega come l’idea non sia nuova dalle parti di via Bellerio.
Romeo ribadisce, infatti, l’intenzione leghista di modificare la legge Severino. Il testo, promulgato nel 2012, impone le dimissioni agli amministratori pubblici anche di fronte a una condanna non definitiva, se i reati sono di una certa gravità. Tuttavia, sottolinea Romeo, “in tanti casi abbiamo visto che molti si ritrovano dopo dieci anni assolti con formula piena perché non ci sono le prove“. Da qui la ricerca di tutele “per chi ha grandi responsabilità” pubbliche.
Ipotesi respinta al mittente da Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, che la definisce senza mezzi termini “una vergogna totale” e attacca Salvini che l’ha proposta:
“Salvini farebbe bene a dire prima che gli amministratori politici non sono perseguibili perché sono cittadini al di sopra di ogni sospetto. Spero che monti l’indignazione anche nel popolo della Lega perché tutto ciò è inammissibile”.
Bonelli, infine, non risparmia una ‘stoccata’ a Gasparri. Riferendosi alla frase sullo “strapotere della magistratura” del senatore di Forza Italia, Bonelli dice che a essere incostituzionale è, in realtà, l’incontinenza verbale di Gasparri.
Una battuta alla quale fa seguito, però, un affondo più duro, con il deputato Avs che ritiene che “la maggioranza si dovrebbe vergognare” delle parole del forzista.