“Io sono sempre pronto alle campagne elettorali sia che mi riguardano si che le facciano gli altri”.

Ha risposto così, Andrea Orlando candidato – al momento solo in pectore – del Partito Democratico alle Elezioni Regionali in Liguria ai cronisti che oggi – 6 agosto – gli chiedevano se fosse pronto per la sfida elettorale del prossimo 17 e 18 ottobre.

L’investitura ufficiale, di quello che tutti ritengono il candidato del centrosinistra alla Presidenza della regione ligure, non è ancora arrivata e l’ex Ministro della Giustizia non si sbilancia, limitandosi a sottolineare che le forze politiche stanno lavorando ad individuare la figura migliore per la costruzione di un’alleanza il più possibile ampia.

Elezioni Liguria 2024, Orlando non scioglie i dubbi su candidatura: “Decide la coalizione”

La telenovela sulla scelta del candidato di centrosinistra per la poltrona di Presidente della regione Liguria è, quindi, destinata a continuare ancora per qualche giorno. Intorno a Ferragosto si scioglieranno le riserve, se prima o dopo non è dato saperlo, ma intanto il deputato dem, indicato da tutti come il candidato del centrosinistra, non si sbilancia e schiva l’insistenza dei cronisti ribadendo che la decisione è nelle mani della coalizione.

“E’ una valutazione che deve fare la coalizione, che deve decidere qual è la figura migliore per provare a costruire un campo ampio. Dobbiamo fare una coalizione che sia larga e contemporaneamente sia coerente e su questo so che stanno lavorando le forze politiche.”

Caso Toti, Orlando: “Se ci fossero anomalie Nordio invierebbe gli ispettori, ma non è accaduto”

Ha dichiarato Andrea Orlando che, poi, rispondendo alle polemiche relative al fatto che in passato sia stato Ministro della Giustizia e oggi sia il candidato in una regione dove un’inchiesta giudiziaria ha determinato la fine della legislatura in carica, ha detto:

“Io dovrei vergognarmi di aver fatto il Ministro della Giustizia?”

Polemiche a cui stamattina si sono aggiunte le dichiarazioni del vicepremier Antonio Tajani di Forza Italia che ha sottolineato il rischio di un condizionamento del voto regionale.

Sulle polemiche intorno all’inchiesta giudiziaria che coinvolge l’ex governatore Giovanni Toti, Orlando ha evidenziato:

“Non commento i processi. Se ci sono delle abnormità il nostro ordinamento prevede degli interventi. Immagino che se il Ministro Nordio ravvisasse delle anomalie particolarmente evidenti manderebbe gli ispettori, al momento non ho sentito che ciò sia avvenuto.”

E proprio l’ex presidente della regione Liguria oggi era a Roma per incontrare i leader dei partiti di centrodestra.

“Toti oggi a Roma? Ci mancherebbe, è un cittadino libero. Mi sarebbe piaciuto che politicamente avesse fatto qualche riflessione minimamente autocritica, non c’è stato e quello manca.”

Ha concluso Andrea Orlando.